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Juventus, il piano per non pagare Ronaldo: Buffon e Chiellini privilegiati

Nuovi dettagli sulle mosse del club bianconero sugli stipendi in nero, vantaggi per i senatori che avevano convinto i compagni

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Il coperchio è stato rovesciato e dalla pentola delle mosse della Juventus emergono ogni giorno tante novità sull’inchiesta per le plusvalenze fittizie, i falsi in bilancio e le manovre per non dichiarare gli stipendi versati. Le ultime novità sono relative proprio a questo aspetto, che tra l’altro – per la Consob – è tra i più rilevanti dell’inchiesta Prisma e potrebbe avere conseguenze piuttosto serie per il club bianconero. Il caso-Ronaldo è uno dei temi più spinosi.

Juventus, Agnelli pensava di non pagare più Ronaldo dopo il suo addio

L’accordo con Ronaldo prevedeva di dover versare altri 10 milioni di euro cui – al momento del passaggio al Manchester United – avrebbero dovuto aggiungersi altri 19 milioni di liquidazione nell’estate del 2021. L’accordo per nascondere le perdite dal bilancio prevedevano un incentivo all’esodo nell’eventualità che non fosse più tesserato.

In una riunione del 20 settembre 2021 il presidente Andrea Agnelli chiede informazioni su CR7 e suggerisce di non versargli nulla se non venissero espressamente richiesti quei soldi, sottolineando come fosse andato via “senza curarsi di finalizzare la sua posizione riguardo alla manovra stipendi”.

Juventus, Ronaldo vuole i soldi: la procura gli nega gli atti

Ora, però, Ronaldo quei soldi li vuole indietro e ha chiesto tramite i suoi legali gli atti del procedimento penale in cui sono contenuti diversi dettagli sulle manovre stipendi che nel 2020 e 2021 hanno differito i pagamenti di alcune mensilità ai calciatori della Juve, compreso appunto Cristiano. Richiesta però rifiutata dalla Procura. Lo scrive il Fatto quotidiano; “non ha titolo per riceverli”. L’attaccante, intanto, di carte ne ha già in mano tre: si tratta di altrettante scritture private con le quali, dopo aver rinunciato a quattro stipendi, si assicurava di recuperarne tre: sia se restava a Torino (“premio fedeltà”) sia se andava via (“incentivo all’esodo”).

Juventus, Chiellini e Buffon premiati dal club per la mediazione

Un’altra novità è relativa ai senatori Giorgio Chiellini e Gigi Buffon, che fecero da mediatori con i compagni di squadra nella manovra stipendi attuata dalla Juventus, il club riservò loro un trattamento di favore. Lo scrive Il Messaggero che racconta l’accordo segreto con i due senatori che fecero da mediatori con i compagni: recuperarono gli stipendi per altre vie. Vennero infatti fatti risultare gli stipendi arretrati sotto la voce soldi per i contratti “Ambassador”. A verbale Chiellini riferisce: «Mi era stato proposto un incarico da ambassador in cui inserire anche il corrispettivo delle due buste paga di aprile-maggio 2021. Un contratto che andrà a partire da quando smetterò per tre anni. Le due mensilità sono state caricate lì e quindi ancora devo percepirle».

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