La Juventus è una società storicamente nata per vincere, al di là delle contingenze storiche più o meno imprevedibili. Chiunque indossi la maglia bianconera o si sieda sulla panchina, deve essere all’altezza di un compito storico. E tutti gli allenatori nuovi, che non sono riusciti a vincere al primo colpo, poi non l’hanno più fatto, per motivi differenti.
- Juve, la vetta è troppo distante
- La statistica che condanna Motta
- Juve, serve il cambio di rotta
- Juve, numeri impietosi
Juve, la vetta è troppo distante
L’ultimo a riuscirci, come riporta la Gazzetta dello Sport, fu Heriberto Herrera, che approdò a Torino nel 1964 per vincere due anni dopo. Dopo di lui sono “caduti” in questa consuetudine Zoff, Maifredi, il Trapattoni-bis, Ancelotti, Ranieri, Ferrara, Zaccheroni, Pirlo. Alcuni di loro hanno alzato qualche coppa, ma non quella dello Scudetto. A Motta nessuno ha chiesto di vincere subito, dato che la rivoluzione tecnica è tutt’ora in corso e sarebbe ingeneroso addossargli una responsabilità simile, ma 16 punti di distanza dalla vetta della classifica a gennaio sono tanti, troppi.
La statistica che condanna Motta
Numeri alla mano, la Juventus di Thiago Motta è la peggiore degli ultimi 14 anni. Per trovare una squadra bianconera con meno punti di oggi (37) bisogna andare al 2010-11, quando sotto la guida di Delneri a questo punto della stagione i punti erano 35, con una vittoria in più ma 5 sconfitte e 8 pareggi. Il campionato venne chiuso al settimo posto, l’anno successivo arrivò Conte e si cambiò decisamente marcia.
Juve, serve il cambio di rotta
Una marcia che andrebbe cambiata subito, da parte della squadra di Motta, per evitare di mettere a rischio la qualificazione Champions, vero obiettivo della stagione: vero che quest’annata dev’essere di crescita, ma nel calcio moderno non è pensabile non partecipare alla massima competizione europea, soprattutto se l’intelaiatura tessuta quest’anno da Giuntoli ha assoluto bisogno di rinforzi.
Juve, numeri impietosi
Ma c’è anche un’altra statistica che inchioda il tecnico della Juventus: Motta ha il 38,71% di successi, peggio hanno fatto solo Zaccheroni (38,10%) e Puppo (24,19%). Lo stesso Delneri era al 40%. Nell’era dei tre punti il pari è quasi come una sconfitta e Thiago ha il primato di pareggi sia in Italia sia in Europa. I numeri dunque accompagnano la sensazione di una squadra che si specchia nella sua (transitoria) bellezza e non ha il carattere o la grinta per uscire dalle situazioni difficili. Con tanti saluti al Dna della Juventus.
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