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Juventus: Thiago Motta cambia tutto, uomini e moduli mentre Giuntoli confessa la squadra

Il tecnico ha incassato la fiducia dopo i 2 ko e pensa al 4-3-3 con Kolo Muani e Vlahovic. Ma il riscatto bianconero passa anche dal dialogo

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Carmine Roca

Carmine Roca

Giornalista

Giornalista pubblicista, appassionato di calcio in tutte le sue sfaccettature, con una particolare predilezione per i campionati minori.

Le prova tutte Thiago Motta pur di tenersi la Juventus. Durante la pausa per le nazionali proverà un nuovo modulo (il 4-3-3) e tenterà di ricucire lo strappo con buona parte della rosa. Intanto Cristiano Giuntoli ha già parlato alla squadra: servono soluzioni per arrestare la caduta e prendersi almeno il quarto posto, l’ultimo obiettivo rimasto.

Juventus, dialoghi e soluzioni per arrestare la crisi

Come il gong per un pugile martoriato di colpi sul ring, la sosta arriva in soccorso della Juventus reduce da due pesanti sconfitte con valanghe di gol subiti (4 dall’Atalanta, altri 3 dalla Fiorentina). La vetta è lontana 12 punti, erano 6 solo due partite fa, quando ancora si sperava nello scudetto: speranza dissolta con due prestazioni da incubo, arrivate proprio quando c’era bisogno di fare un salto di qualità.

Thiago Motta è scampato anche al tracollo di Firenze. L’allenatore ha scacciato via l’ipotesi dimissioni e gode ancora – almeno ufficialmente – della fiducia della dirigenza e della proprietà, seppure in modo ridotto rispetto a qualche settimana fa. Senza i 14 nazionali, la Juventus si allena alla Continassa in un clima pesante: volti tirati, poca voglia di scherzare, tensione ai massimi storici.

Giuntoli – e prima ancora l’amministratore delegato Maurizio Scanavino – ha parlato alla squadra provando a comprendere le ragioni del clamoroso calo che ha generato due sconfitte assurde, senza appello. Ci si è chiesto come sia stato possibile, lungo tutto l’arco di questa stagione, battere Inter e Manchester City e toppare prove più abbordabili (vedi il pareggio in casa con il Venezia o l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell’Empoli) e fallire esami di maturità come gli ultimi due impegni di campionato.

Juventus, Thiago Motta pensa al 4-3-3

Tocca a Thiago Motta rimediare, attraverso accorgimenti tattici e dialogo per salvare una stagione più che negativa. Il tecnico ha dimostrato di saper mantenere la calma anche di fronte alla burrasca, mentre tutto intorno crolla. Ma non basta. Servono vittorie, gol (che mancano da due turni) e non subirne: le 7 reti incassate da Atalanta e Fiorentina, con una semplicità disarmante, sono ancora al vaglio degli esperti.

In attesa che le nazionali facciano il loro corso, Thiago Motta ha iniziato a lavorare sul cambio di modulo, passando al 4-3-3 per permettere la convivenza, finora inesistente, tra Kolo Muani e Vlahovic, messo in soffitta un po’ troppo in fretta: il serbo andrà via in estate, ormai è evidente, ma ora serve come il pane a questa Juventus. Con i due ci sarebbe posto per Yildiz o Nico Gonzalez: uno dei due potrebbe muoversi qualche metro indietro in un 4-3-1-2, come una sorta di grimaldello. C’è poi da trovare una collocazione a Koopmeiners, involuto rispetto agli anni di Bergamo.

Ma oltre ai moduli e al miglior modo di schierare gli interpreti migliori, a Thiago Motta è stato chiesto di avere un maggiore dialogo con i calciatori. Giuntoli ha già interloquito con i pochi “senatori” in rosa, ora tocca all’allenatore rimediare a qualche silenzio di troppo, provando a ricucire lo strappo e rilanciare le speranze bianconere per un 4° posto di vitale importanza.

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