Neppure il tempo di godersi l’oro, e via con una nuova battaglia. Forse, l’incontro più difficile della sua carriera. La pugile algerina Imane Khelif, oro (tra le polemiche) ai Giochi di Parigi, dichiara guerra agli haters, presentando una denuncia per cyberbullismo aggravato.
- Imane Khelif non ci sta: la denuncia subito dopo l'oro
- L'Algeria celebra Imane Khelif in attesa del suo ritorno a casa
- Il match con l'italiana Carini che la ha cambiato la vita
Imane Khelif non ci sta: la denuncia subito dopo l’oro
Ha sopportato in silenzio. E sofferto. Non perdendo, però, mai di vista l’obiettivo: la medaglia d’oro. Ce l’ha fatta, Imane Khelif. Un pugno – anzi tanti, tantissimi pugni alle polemiche – grazie alla finale vinta nella nella categoria 66 kg contro la cinese Liu Yang. Coronato il sogno a cinque cerchi, il duro ritorno alla realtà. Per affrontare l’incontro che sta disputando fuori dal ring. Contro gli haters. Il legale della pugile algerina, Nabil Boudi, ha fatto sapere che “subito dopo essere stata premiata con la medaglia d’oro, Imane ha avviato una nuova battaglia, quella della giustizia, della dignità e dell’onore”. Ecco perché oggi, a Parigi, è stata depositata “una denuncia per fatti di cybermolestie aggravate alla Procura incaricata della lotta contro l’incitamento all’odio on line”.
L’Algeria celebra Imane Khelif in attesa del suo ritorno a casa
In patria Imane Khelif è già leggenda, un simbolo. Lo dimostra il fatto che subito dopo il suo trionfo la comunità algerina si è riversata sulle strade parigine per celebrare il suo trionfo. In attesa del ritorno a casa, dove ad attenderla è prevista un’accoglienza da brividi, la 25enne di Tiaret sarà la portabandiera dell’Algeria in occasione della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi che si terrà stasera allo Stade de France. Un riconoscimento meritato che condividerà con Djamel Sedjati, medaglia di bronzo negli 800 metri.
Il match con l’italiana Carini che la ha cambiato la vita
Sì, è stato senza dubbio quello l’incontro che ha dato il via a ogni genere di polemiche. Ottavi di finale, a pochi secondi dall’inizio del match Angela Carini si ritira, rifiuta il saluto all’avversaria e scoppia a piangere al centro del ring. Apriti cielo. La partecipazione di Imane Khelif, ammessa dal Cio come ai Giochi di Tokyo del 2021 dopo essere stata invece esclusa dagli ultimi Mondiali dalla Iba per via di un livello di testosterone troppo alto, deflagra e diventa un caso politico. L’azzurra sarà l’unica pugile a evitare il confronto con Imane, ma quanto successo scatena una tempesta anche sui social. Insulti, minacce e tutto il fango che circola sulle bacheche virtuali. “Chiedo a tutti di astenersi dal bullismo contro gli atleti perché può distruggere le persone, uccidere i pensieri, lo spirito e la mente” aveva detto nei giorni scorsi Khelif. Che dalle parole è passata ai fatti, presentando una denuncia per cyberbullismo aggravato