C’è un caso che si consuma sugli spalti e diventa di stretta attualità , più dell’esclusione della Francia da Euro 2020 che ha diviso, indignato e infastidito in patria tanto quanto altrove. Ebbene, a rendere inverosimile le scene che si andremo a riportare (e descritte dai media francesi, in particolare RMC Sport) è stata la reazione accesa di Veronique, la mamma agente di Rabiot: urla e insulti sugli spalti, una scena drammatica e teatrale, iperbolica che non si è sopita con il triplice fischio finale dell’arbitro. La Svizzera ha spodestato sua maestà Francia, che in questo Europeo si ritrova con un nulla di fatto.
La lite sugli spalti: Veronique Rabiot contro il clan Pogba e Mbappé
Furibonda per l’onta subita, la mamma di Rabiot ha pensato bene di accanirsi contro le famiglie di Paul Pogba e Kylian Mbappé, responsabili nella sua visione di gioco dell’eliminazione subita dalla Nazionale di Deschamps, la cui sorte è assai incerta.
Secondo le ricostruzioni riportate, la signora ha apostrofato il clan Pogba, quando Paul ha perso il pallone da cui è nato il 3-3 degli svizzeri a pochi istanti dal 90’ innescando una miccia: un diverbio acceso, con epiteti pesanti e pare reciproci.
Il rilancio dopo il rigore di Mbappé
Il rilancio c’è stato poi alla parata di Sommer, sul rigore incrociato da Mbappé che ha condannato la Francia all’addio, Veronique si è scagliata contro il papà e la mamma di Kylian, chiedendogli di redarguire il ragazzo accusandolo di essere un arrogante e accanendosi ancora contro la famiglia che assisteva alla debacle – è il caso di ribadirlo – francese.
L’irrequieta signora Veronique Rabiot: i precedenti
Il temperamento fumantino della signora Veronique è noto: la sua figura, imponente e autoritaria non è mai stata di semplice definizione, né si è mai prodigata per individuare soluzioni agili, anzi. Ha fatto gli interessi del figlio come epiù di un procuratore professionista, alla ricerca di situaizoni vantaggiose e con estrema capacità di negoziazione. Non da ultima,la sua polemica con il presidente federale Le Graët, definito pubblicamente bugiardo, e svariate accuse al PSG e al Barcellona. Non certo roba da poco.
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