Quello che rimarrà impresso, nella storia recente di un campionato senza gloria e senza Champions, sarà questo rigurgito di Superlega che pareva la soluzione a tutto. Tutta l’indeterminatezza, alla delusione a una squadra senza pragmatismo che non ha saputo far nulla di più rispetto al recente passato: cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori, ma il problema secondo alcuni rimane lo stesso delle ultime tre stagioni, almeno in Champions.
- Agnelli e le responsabilità della debacle Juve
- Il confronto impietoso con il passato della Juve
- L'ossessione per la Superlega come rimedio ai problemi della Juve
Agnelli e le responsabilità della debacle Juve
Andrea Agnelli, il presidente tifoso, rimarrà ancorato a questa immagine – scoordinata e inconcludente – di una squadra ancora in cerca d’autore che ha subito la propria disfatta in 15 minuti appena di gioco da parte del Villarreal dopo una partita priva di idee, soluzioni, fiacca e senza capacità di reazione.
Neanche Vlahovic, il talento balcanico conteso dalle grandi d’Europa, ha saputo imprimere un minimo di carattere, di identità a questa Juve formato Allegri bis.
Il confronto impietoso con il passato della Juve
Manca il centrocampo? Sicuramente in quel reparto manca ancora l’amalgama perfetto del gioco a memoria che Antonio Conte aveva dato a quella Juve vincente e bella, divertente e anche concreta. Nonostante i tentativi di Allegri, che non ci sta a prendersi tutta la responsabilità di questa ennesima uscita, il centrocampo non quello che vedeva Pogba, Marchisio, Vidal per citare il recente passato.
La discrepanza tecnica, evidente contro Lione, Porto e Villarreal, è emersa in modo inequivocabile e non può da solo Vlahovic o il migliore Dybala, quando e se rimarrà a Torino, determinare una rivoluzione che deve partire dall’alto. Le difficoltà finanziarie, che hanno obbligato i dirigenti a scelte nettissime e emergenziali e a dirigere gli acquisti verso soluzioni a parametro zero poco convincenti anche sulla carta tipo Ramsey e Rabiot o all’operazione Kean-Ronaldo.
L’ossessione per la Superlega come rimedio ai problemi della Juve
La soluzione adottata, per arginare la scivolata, è stata la contestata e criticata Superlega, un progetto finito ancora prima di cominciare ma che in modo ostinato e contrario il presidente continua a caldeggiare, anche se in estrema solitudine rispetto alla sua prima definizione. Senza tener conto della lezione emersa e le contestazioni, anche se solo social per ora, nei riguardi di una proprietà in cui la tifoseria stenta a rispecchiarsi.
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