Sono ore decisive per il passaggio di Romelu Lukaku alla Roma. Del resto, José Mourinho lo aveva annunciato nella conferenza stampa della vigilia della sfida col Verona: “Tiago Pinto mi ha assicurato che arriverà un altro attaccante, oltre ad Azmoun”. Detto, (quasi) fatto: il general manager Tiago Pinto e il vicepresidente Ryan Friedkin sono volati a Londra per chiudere l’operazione. Ecco come cambia la Roma dello Special One con l’inserimento del gigante belga.
- Lukaku: un punto di riferimento in attacco per Mou
- Che coppia con Dybala: la Joya pronta a beneficiare di Big Rom
- Mourinho pronto a riabbracciare Lukaku per la terza volta
Lukaku: un punto di riferimento in attacco per Mou
Diverso da Abraham per struttura e caratteristiche e con ben altra esperienza ad alti livelli rispetto al Gallo Belotti, Lukaku è il prototipo dell’attaccante perfetto per Mourinho. La sua stazza e i suoi centimetri potrebbero rivelarsi preziosi per le battaglie dello Special One, e non solo in attacco. Capace di far reparto da solo se in condizione, il belga ex Inter è uno dei quei giocatori che sfrutta la sua forza fisica per aiutare la squadra a salire.
Che coppia con Dybala: la Joya pronta a beneficiare di Big Rom
Al netto dei problemi che lo accompagnano da tempo, la Joya è stato il giocatore che, la scorsa stagione, ha tenuto a galla la Roma. Ma, essendo anche l’unico in grado di fare la differenza con la sua qualità, ha spesso subito marcature asfissianti che ne limitavano la libertà d’azione. Con un elemento come Lukaku al suo fianco potrebbe solo beneficiarne.
Già, Big Rom sa come attirare su di sé i difensori avversari, di fatto liberando spazio a Dybala. Per Mou sarebbe una soluzione tattica potenzialmente letale. Dovesse arrivare il centravanti classe 1993 di Anversa, la Roma sarebbe ancora da quinto-ottavo posto come dichiarato dall’allenatore?
Mourinho pronto a riabbracciare Lukaku per la terza volta
Già, i due si ritroverebbero a lavorare insieme per la terza volta. Il fattore conoscenza è un altro aspetto chiave: rispetto ad altri nomi circolati negli ultimi giorni come Marcos Leonardo o Duvan Zapata, Mourinho non avrebbe problemi a inserirlo.
Le strade del tecnico lusitano e di Big Rom si sono incrociate la prima volta nell’agosto 2013, al Chelsea. Un rapporto durato una manciata di minuti, con tanto di rigore sbagliato nella Supercoppa Europea contro il Bayern Monaco da parte di Lukaku, poi passato all’Everton. Molto meglio è andata nel 2017, quando lo Special One lo ritrovò al Manchester United: il belga realizzò 27 gol in 48 presenze tra le varie competizioni.