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Milan, Ibrahimovic confessa: da Cardinale offerta irrinunciabile, ma sarei ancora il migliore

L'ex attaccante rossonero e ora dirigente si racconta a ABTalks: è stato difficile smettere a causa del mio ego, ma ora sta andando tutto bene. Mi manca Mino Raiola, spesso penso a lui

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Forse ridondante, ma mai banale: Zlatan Ibrahimovic è sempre stato così. Prima in campo, adesso in qualità di dirigente del Milan. Ibra fa sempre parlare di sé: da giocatore, da dirigente. Nel bene e nel male.

Ibrahimovic e il retroscena con Gerry Cardinale

L’ex attaccante svedese ha parlato al podcast ABTalks del suo connazionale Anas Bukhash, youtuber da 2,5 milioni di follower, ed ha raccontato l’inizio della sua carriera da dirigente. “Sono arrivato a un momento in cui ho detto ‘va bene, lascia perdere e inizia un nuovo capitolo nella tua vita’. Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare. Ho iniziato a lavorare con il Milan, sono qui da tre o quattro mesi e sta andando bene . Voglio una bella vita per la mia famiglia -aggiunge il 42enne svedese spiegando i motivi del suo ritiro dal calcio giocato-. Volevo poter fare delle cose con i miei figli, se avessi continuato non avrei potuto fare tante cose. A causa del mio ego è stato difficile smettere. Io penso ancora di essere il migliore, avrei potuto continuare anche se non avrei potuto fare delle cose per via di problemi al ginocchio”.

Ibra, una vita da padre normale

Ibra parla anche della sua famiglia, in particolare della moglie Helena. “Mi ripete sempre di ricordarmi di chi si è preso cura di me negli anni. Lei ha rinunciato alla sua carriera per me, mi ha accompagnato in tutto ciò che ho fatto e ha messo da parte qualsiasi cosa. In una relazione non bisogna avere un grande ego, bensì un 50-50% a testa. La gente, inoltre, può pensare che siamo una famiglia che ama vivere una vita lussuosa, ma Helena lava e cucina. Abbiamo solo una donna delle pulizie. Io accompagno i bambini a scuola e li vado a prendere all’allenamento. In tutta la scuola, negli Stati Uniti, solo i miei figli andavano in bicicletta. Le altre famiglie avevano delle tate che accompagnavano e andavano a prendere i bambini, oppure un autista. Noi non siamo mai stati così“.

Ibra ricorda Mino Raiola

Ibra ha dedicato un pensiero anche allo scomparso Mino Raiola, suo scopritore, agente, confessore, amico. “E’ stato un duro colpo. Ho pianto moltissimo. E non è ancora finita perché a volte mi vengono dei flashback. Mi manca. Tutti quelli che conoscono me e lui capiscono quanto eravamo vicini. Se potessi mandargli un messaggio in questo momento gli scriverei che mi manca…”.

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Milan, Ibrahimovic confessa: da Cardinale offerta irrinunciabile, ma sarei ancora il migliore Fonte: Ansa

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