Il Milan vince la sua prima gara di Champions League, ma Rafa Leao resta sotto processo: prestazioni e atteggiamenti nelle ultime gare del portoghese non sono piaciuti a Daniele Adani, che per criticarlo tira in ballo il paragone con Doku del Manchester City, e ad Hernan Crespo, che ha attaccato anche la gestione del giocatore da parte della società.
- Milan, Leao attaccato da Adani e Crespo
- Adani boccia Leao nel paragone con Doku del City
- Milan, l’attacco di Crespo a Leao
- Crespo e le responsabilità del Milan sulla crisi di Leao
Milan, Leao attaccato da Adani e Crespo
Da quando è al Milan Rafa Leao ha ripetutamente alimentato discussioni sul suo reale valore, ma raramente il portoghese ha vissuto un periodo in rossonero più difficile di quello attuale: la prestazione offerta contro il Bruges, con sostituzione al 60’, è solo l’ultima di una serie di prove incolori di Leao, accompagnate tra l’altro da atteggiamenti discutibili. Ad attaccare il rossonero, ora, arrivano anche Daniele Adani, che in passato l’aveva spesso difeso, e un grande ex del Milan come Hernan Crespo.
Adani boccia Leao nel paragone con Doku del City
Nell’ultima puntata di “Viva el Futbol”, Adani ha spiegato di aver modificato il suo giudizio su Leao. “Non posso più approcciarmi come due anni fa, primo perché 25 anni non sono più 20 anni”, la premessa dell’opinionista, che poi per criticare il rossonero tira fuori il paragone con Jeremy Doku, attaccante esterno del Manchester City.
“E il discorso su Leao nel complesso che è gravemente insufficiente, quasi inaccettabile – ha aggiunto Adani -. In Italia nessuno avrebbe scelto Doku rispetto a Leao tre anni fa. Oggi Doku ogni due minuti fa un’occasione da gol: combina nello stretto, sceglie, si prende la responsabilità, se sbaglia ci riprova, non allarga le braccia, non si gira verso la gente. Doku in 70 minuti punta l’uomo 135 volte, tira in porta 12 volte, mette 20 cross. Doku gioca con una passione ed un rispetto che non ho mai visto fare a Leao”.
Milan, l’attacco di Crespo a Leao
Tra Leao e Doku, insomma, oggi non c’è paragone per Adani. Ma al partito dei critici del portoghese si iscrive oggi anche Hernan Crespo, ex bomber rossonero e oggi allenatore, che sulla Gazzetta dello Sport ha confessato di vedere un “Leao confuso”. “Lui è un talento, ha notevoli qualità, sia tecniche sia atletiche – le parole di Crespo -, ma non ha ancora raggiunto la maturità che deve avere un campione. Insomma, è come se fosse a metà strada. Non basta saper dribblare per poter essere definito un fuoriclasse, e invece con Leao si è esagerato un po’ con i complimenti”.
Crespo e le responsabilità del Milan sulla crisi di Leao
A Crespo, inoltre, non sono piaciuti gli atteggiamenti di Leao nei confronti della squadra. “Quando all’Olimpico si è isolato, assieme a Theo Hernandez, durante il cooling break, non è stato un bell’episodio”, ha dichiarato Crespo, che poi ha velatamente criticato anche il Milan per come ha reagito a quel gesto di Leao. “L’avessi fatto io, quando ero al Milan o all’Inter o alla Lazio o al Parma o al Chelsea, mi sarei preso una multa salatissima e, probabilmente, sarei rimasto in panchina per qualche partita. Sono gesti che rischiano di compromettere l’armonia di un gruppo, e lo dico da allenatore”.
Crespo, infine, fa capire che il Milan dovrebbe seriamente pensare di privarsi di Leao. “Non entro nelle dinamiche del mercato, anche perché non conosco il tipo di contratto del portoghese. Di certo, se va avanti così, Leao non è un valore aggiunto per la squadra”, la conclusione del “Valdanito”.