Il Genoa di Alberto Gilardino ruba la scena dando una lezione di calcio alla Roma. Mourinho dopo Sarri: due vittime illustri per il Grifone, che, al di là di qualche inevitabile caduta, sta dimostrando che il mercato delle idee può valere più di una cascata di milioni investita senza criterio. Da Retegui a Thorsby: benvenuto nel mondo – low cost – rossoblù.
- Exploit Genoa: Retegui la stella scoperta da Mancini
- Mercato low cost ma rendimento alto: i segreti del Genoa
- Da Strootman a Gudmundsson e il fattore Gilardino
Exploit Genoa: Retegui la stella scoperta da Mancini
Ricordate quando Mancini convocò in nazionale lo sconosciuto Retegui pescandolo in Argentina? L’ex ct fu subissato dalle criticate per essersi affidato a un oriundo con un curriculum piuttosto scarno. Oggi, invece, è l’idolo di Marassi. Già tre i gol in campionato, tra l’altro messi a referto contro Lazio, Napoli e Roma.
Il 24enne nato in provincia di Buenos Aires sa come si segna alle big e si candida a essere uno dei protagonisti del campionato. Un vero affare, quello del Genoa, che si è assicurato l’80% del cartellino dell’ex Boca Juniors in cambio di 15 milioni da pagare in tre rate.
Mercato low cost ma rendimento alto: i segreti del Genoa
Non è detto che per allestire una rosa in grado di farsi valere sia necessario spendere centinaia di milioni. Il Genoa sta dimostrando che se si hanno le idee chiare, allora nullo è precluso. Anche rifilare quattro gol alla Roma, facendo esplodere di gioia il Ferraris. Giocatori funzionali, questo l’imperativo. Come Thorsby, centrocampista di sostanza col vizietto del gol e – per giunta – ex Sampdoria.
Il norvegese è arrivato in prestito dall’Union Berlino di Bonucci. Oppure Malinovskyi, in prestito dall’Olympique Marsiglia. Se l’ucraino riuscirà a ritrovarsi, potrà garantire un discreto bottino di reti. Infine, Messias, approdato via Milan in prestito con obbligo di riscatto fissato a 3 milioni.
Da Strootman a Gudmundsson e il fattore Gilardino
Partiamo proprio dal tecnico, che, la scorsa stagione, ha preso una squadra allo sbando con Blessin e l’ha riportata in Serie A al termine di una straordinaria rimonta. Poi l’islandese Gudmundsson che lì davanti fa la differenza con i suoi spunti quando è in giornata.
E, ancora, l’esperienza di Strootman e Badelj in mezzo al campo e la solidità di un pacchetto arretrato che ha sbandato solo all’esordio con la Fiorentina. Insomma, a Genoa si torna a sognare dopo anni bui.