L’aeroplanino vola più alto che mai. La Turchia si regala i quarti di Euro2024 con l’Olanda grazie alla doppietta del bomber che non t’aspetti – Demiral – e alla super parata di Gunok su Baumgartner nel finale della gara con l’Austria, ma sullo splendido cammino dei sultani è impressa la firma di Vincenzo Montella. Ecco la storia del tecnico che ha saputo rilanciarsi lontano dall’Italia.
- Austria-Turchia 1-2: Montella sempre più idolo dei tifosi
- La storia di Montella: il bomber con le ali e i problemi al cuore
- Dal campo alla panchina: l'ascesa, la frenata, il rilancio in Turchia
- Montella, la vita privata: i genitori scomparsi e le due moglie
Austria-Turchia 1-2: Montella sempre più idolo dei tifosi
Sei punti nella fase a gironi, quindi il trionfo agli ottavi (senza la stella Calhanoglu) contro l’Austria che era stata capace di lasciarsi alle spalle Francia e Olanda nel Gruppo D. Montella si gode il successo pur volgendo già lo sguardo alla sfida dei quarti con l’Olanda. “Se è più importante la euro-vittoria o la Supercoppa col Milan? Beh, alzare la coppa da allenatore del Milan è stata un’esperienza meravigliosa, ma questo successo è di un’altra dimensione perché si rappresenta un interp Paese e non una squadra” ha commentato il ct nel post partita. “In termini di vittorie abbiamo eguagliato il 2008, siamo orgogliosi”.
La storia di Montella: il bomber con le ali e i problemi al cuore
Classe 1974 di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, prima di accomodarsi in panchina ha dedicato la sua vita al gol. Ben 237 quelli realizzati in totale nell’arco della sua carriera, di cui 141 in 288 partite in Serie A. Ribattezzato ‘aeroplanino‘ per la sua esultanza dopo ogni rete, è cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli per poi esplodere con la maglia della Sampdoria e approdare a Roma, dove ha vinto uno scudetto nel 2000-2001. Una carriera – è proprio il caso di dirlo – decollata, nonostante il problema al cuore che gli fu riscontrato nel bel mezzo del ritiro estivo della stagione 1993-94. Già, a Montella fu diagnosticata una miocardite di forma virale, che lo costrinse a saltare un’intera stagione. Sembrava fosse destinato a dover rinunciare al calcio, invece è uscito dall’hangar spiegando le ali verso una carriera meravigliosa.
Dal campo alla panchina: l’ascesa, la frenata, il rilancio in Turchia
Parte dal settore giovanile della Roma per ritrovarsi – nel 2011 e a 36 anni – al timone della prima squadra al posto di Ranieri put non avendo ancora il patentino per allenare. A Catania si mette in mostra, confermandosi a Firenze, quindi la poco felice esperienza con la Sampdoria che anticipa l’occasione della vita, quel treno che passa una sola volta: il Milan. Nel 2016 vince la Supercoppa Italiana, ma a San Siro dura una stagione e mezzo. Sembra iniziata la parabola discendente, come testimoniano anche i risultati deludenti di Siviglia, ma si ritrova in Turchia dopo una parentesi bis tutt’altro che esaltante a Firenze. Con l’Adana Demirspor ottiene ottimi risultati che gli valgono la recente chiamata alla guida della nazionale. E Montella centra subito la qualificazione a Euro2024.
Montella, la vita privata: i genitori scomparsi e le due moglie
Ultimo di quattro fratelli, è cresciuto a Castello di Cisterna, vicino allo stabilimento Alfasud di Pomigliano d’Arco dove il padre ha lavorato per più di trent’anni. La madre Giuseppina è venuta a mancare nel 2012, mentre il papà lo scorso novembre. Nel 1997 ha sposato a Ischia Rita Iannaccone, conosciuta nel 1989 a Empoli e da cui ha avuto il primo figlio Alessio nel 1999. Nel 2002 la separazione e la nuova storia d’amore con l’ex showgirl (e amica di Ilary Blasi) Rachele Di Fiore, da cui sono arrivati altri due figli. La coppia si è sposata in gran segreto a Las Vegas nel 2010.