Missione compiuta. L’Inter supera il Feyenoord anche nell’ottavo di ritorno a San Siro e vola ai quarti di finale di Champions League, dove affronterà il Bayern Monaco. Thuram sblocca subito la partita con un gioiello, poi fa tutto Calhanoglu: prima causa il rigore che fa sperare gli olandesi, quindi trasforma il penalty procurato da Taremi.
- Inter-Feyenoord: De Vrij ko, Thuram da sogno
- Calha croce e delizia, sempre di rigore
- Le pagelle dell'Inter
- Top e flop del Feyenoord
Inter-Feyenoord: De Vrij ko, Thuram da sogno
Un problema ferma De Vrij nel riscaldamento: Inzaghi costretto all’ultimo momento a ripiegare su Acerbi. In attacco riposa Lautaro: c’è Taremi al fianco di Thuram. Tra i pali torna Sommer, in mediana chance per Frattesi. Se il tecnico nerazzurro non ride, Van Persie è in preda alla disperazione a causa di un’infermeria strapiena. L’allenatore olandese è costretto a schierare il classe 2006 Aymen Sliti, all’esordio assoluto in prima squadra.
Rivivi tutte le emozioni di Inter-Feyenoord
Inter subito avanti: al 7′ azione personale di Thuram, che rientra eludendo l’intervento di Beelen e Read per poi trovare l’incrocio. Tikus, già a bersaglio all’andata, chiude il discorso qualificazione con un’autentica prodezza che fa esplodere San Siro.
Calha croce e delizia, sempre di rigore
A 5′ dell’intervallo il Feyenoord trova il gol del pareggio dagli undici metri. Il Var segnala l’intervento fuori tempo di Calhanoglu su Moder: lo slovacco Kruzliak va a rivedere l’azione al monitor e assegna il rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Moder: Sommer indovina l’angolo, ma il tiro è preciso e lo svizzero non può arrivarci.
A inizio ripresa Beelen commette fallo su Taremi e c’è rigore anche per l’Inter. A incaricarsi della battuta è lo specialista Calhanoglu, che riporta avanti i nerazzurri. Pochi minuti dopo altro penalty per i nerazzurri per un intervento del disastroso Beelen su Tikus. Ma, rivista l’azione al monitor, l’arbitro torna sui suoi passi e ammonisce il figlio d’arte per simulazione. Thuram è semplicemente scatenato: semina il panico nella retroguardia olandese e centra una traversa clamorosa. Nel finale anche Frattesi alza bandiera bianca toccandosi il tendine e Inzaghi lancia i talenti della Primavera Cocchi e Berenbruch.
Le pagelle dell’Inter
- Sommer 6: Si riprende la titolarità: intuisce il rigore, ma non basta.
- Pavard 6: Il difensore francese non corre alcun rischio.
- Acerbi 6: Gettato in campo last minute al posto dell’infortunato De Vrij, il 37enne non si fa cogliere impreparato (dall’83’ Cocchi: sv).
- Bisseck 6: Come tutto il terzetto difensivo anche l’ex Aarhus gioca una partita pulita, senza sbavature. E si sostituisce a Bastoni negli inserimenti offensivi.
- Dumfries 6,5: Galvanizzato dalla fascia al braccio, Denzel gioca una gran partita. Attento in chiusura e sempre pronto a sganciarsi.
- Frattesi 6: Inzaghi gli concede un’occasione importante: l’ex Sassuolo non riesce a sfruttare la specialità della casa, ossia gli inserimenti (dall’83’ Berenbruch: sv).
- Calhanoglu 6,5: Il regista turco frana su Moder causando un rigore davvero ingenuo. Ma si riscatta ampiamente realizzando il penalty del 2-1. (dal 61′ Asllani 5,5: Tenta subito il gol olimpico, Wellenreuther si salva per il rotto della cuffia. Prende un giallo pesante: diffidato, salterà l’andata dei quarti).
- Mkhitaryan 6,5: Nelle ultime settimane l’armeno è tra i più contestati dal pubblico nerazzurro. Però stasera regala sprazzi di classe con alcune aperture particolarmente apprezzate dai tifosi. Qualità, sostanza e intelligenza al servizio dei compagni.
- Carlos Augusto 6: Rispetto a Dimarco spinge meno, ma la prestazione del brasiliano è comunque positiva (dal 61′ Bastoni: 6).
- Taremi 6: Bravo palla al piede, ma ancora una volta si dimostra poco freddo e poco lucido sotto porta. Eppure in Portogallo segnava proprio tanto. Salva la sua prova conquistando il rigore che mette un punto esclamativo sull’ottavo di finale.
- Thuram 8: L’uomo in più dell’Inter in questa doppia sfida degli ottavi, nonostante una condizione fisica precaria. In gol al De Kuip, si ripete a San Siro archiviando subito il discorso qualificazione con una magia. Colpisce anche la traversa al termine di uno spunto personale mostruoso: meritati la standing ovation della Scala del calcio e l’abbraccio di Spike Lee (dal 71′ Arnautovic: sv).
Top e flop del Feyenoord
- Moder 6,5: Si procura e segna il penalty che consente al Feyenoord di rientrare negli spogliatoi sull’1-1.
- Moussa 6: Sempre molto attivo: si conferma tra i più pericolosi dei suoi.
- Hancko 6: Meglio rispetto all’andata. E prova pure la conclusione.
- Beelen 4: Troppo, troppo morbido in chiusura su Thuram. E commette pure il fallo che spiana la strada dei quarti all’Inter.