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Pagelle Lazio-Bayern Monaco 1-0: decide Immobile, disastro Upamecano. Anderson e Isaksen, qualità e sacrificio

Top e flop della partita Lazio-Bayern Monaco, valevole per l'andata degli ottavi di finale di Champions League: il muro biancoceleste regge e poi Immobile colpisce condannando il Gigante Bavarese

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Nell’andata degli ottavi di finale di Champions League epilogo inatteso nel match tra Lazio e Bayern Monaco. Ad aggiudicarsi il primo turno di questi 180 minuti validi per la qualificazione sono i biancocelesti grazie al calcio di rigore trasformato da Ciro Immobile. La vittoria è meritata per la squadra di Maurizio Sarri che, dopo un primo tempo prevalentemente difensivo, passa all’attacco nel secondo trovando la rete decisiva e la contestuale espulsione di Upamecano. Molto male la formazione tedesca.

Lazio-Bayern Monaco, la chiave della partita

Non ha nulla da perdere la Lazio dato il valore dell’avversario sebbene quest’ultimo non stia vivendo uno straordinario periodo di forma. Nella prima frazione di gioco il Bayern Monaco prova ad imporre il proprio gioco ma non trova spazi per sfondare nel muro biancoceleste nel quale difendono pure gli esterni d’attacco Isaksen e Felipe Anderson. Senza Vecino, Sarri si affida a Cataldi davanti alla difesa. Nel primo tempo poco da segnalare, se non una punizione di Sané che spaventa Provedel finendo però al lato.

Nella ripresa le Aquile partono con più voglia di attaccare, sfiorando il gol con Isaksen fermato da un’eccellente uscita di Neuer. Lo stesso danese riesce a procurarsi un calcio di rigore che Ciro Immobile trasforma spiazzando il numero uno teutonico. Nella circostanza si fa espellere Upamecano, costringendo la formazione di Tuchel a chiudere l’incontro in inferiorità numerica. Così il finale diventa più agevole per i capitolini che non forzano per cercare il raddoppio ma rimangono prudenti. In attesa del ritorno.

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Lazio, cosa ha funzionato

Non è semplice difendere contro una corazzata come quella del Bayern. Ma la Lazio è consapevole del tipo di partita che deve interpretare e trova in tutti gli 11 iniziali l’abnegazione per mettere in atto il piano. Felipe Anderson e Isaksen sono l’esempio di quanto si sta affermando: con spirito di sacrificio hanno dato vita ad una gara che probabilmente non è quella dei loro sogni ma che è risultata efficace per la performance della squadra.

Lazio, cosa non ha funzionato

La storia della coperta corta: la tiri da un lato e scopri l’altro. Se difensivamente la Lazio ha saputo fare il suo, davanti si è accontentata di quello che la partita offriva (poco) senza andarselo a cercare più di tanto. Specialmente nel primo tempo, considerato che nella ripresa qualcosa in più da questo punto di vista si è provato a fare. Il gol non è una casualità, ma di fronte a un Bayern così si poteva azzardare addirittura di più.

Le pagelle della Lazio

  • Provedel 6 Zero tiri in porta subiti: e chi lo avrebbe mai detto?
  • Marusic 6 Dalle sue parti c’è il peperino Musiala ma lo contiene, con molta fatica, anche grazie ai raddoppi dei suoi compagni. Slitta a sinistra con l’ingresso di Lazzari e prova qualche sgroppata in più.
  • Gila 6,5 Una sola volta Musiala gli scappa via ma lo rimonta. Prestazione di livello del centrale spagnolo, sempre attento e puntuale. (Dall’81’ Patric ng)
  • Romagnoli 6,5 Clienti scomodi di fronte, ma si fa trovare prontissimo.
  • Hysaj 6 Una sola sgaloppata poi una gara prudente, tesa a non concedere spazi al nemico. (Dal 60′ Lazzari 6 Giocatore che garantisce più spinta rispetto al predecessore, tuttavia deve contenersi molto).
  • Guendouzi 6 Non è il tipo di partita in cui uno come lui riesce a mettersi in evidenza. Tuttavia il suo lo fa, provando a giocare a 1-2 tocchi, anche se non sempre con precisione, e lavorando in interdizione.
  • Cataldi 6 Out Vecino, tocca a lui e si piazza nel mezzo a far legna.
  • Luis Alberto 6,5 Finalmente leader, sfiora il gol e sprona i compagni mettendoci qualità e intensità. (Dall’81’ Kamada ng)
  • Isaksen 7 Sacrificio nel rientrare e dare una mano, ma anche caparbietà e voglia di colpire quando ha possibilità di avanzare. Si procura il rigore poi trasformato da Immobile. (Dal 74′ Pedro 6 Sì l’inferiorità numerica ma l’inerzia della partita non è cambiata al suo ingresso così gli tocca gettarsi nella mischia mettendo la sua esperienza al servizio. Da segnalare anche un tiro, innocuo, nelle mani di Neuer).
  • Immobile 7 Partita complicata per il numero 9 con pochi palloni giocabili. Ma lotta spendendo energia e battendosi per la causa. Da una sua azione nasce il rigore procuratosi da Isaksen che poi con freddezza trasforma. (Dal 74′ Castellanos 6 Poco coinvolto ma presente. Per poco non ruba palla a De Ligt, poi serve assist per Felipe Anderson che spreca).
  • Felipe Anderson 6,5 Tanto lavoro difensivo nella corsia del campo opposta a quella preferita.

Top e flop del Bayern Monaco

  • Musiala 6,5 Difficile da contenere, tecnica e velocità. Spesso raddoppiato ma è l’unico dei suoi che ci prova davvero.
  • Neuer 6,5 Un’uscita spericolata su Immobile e una chiusura provvidenziale su Isaksen.
  • Müller 5 Se la prende spesso con i compagni ma lui è il primo ad essere sottotono.
  • Sané 5 Troppo spesso gli capita di sbagliare l’ultimo passaggio.
  • Kane 5 Il più temuto delude: un gol mangiato e qualche controllo non riuscito in una serata non all’altezza del suo valore.
  • Upamecano 4 Né lui né Kim danno la sensazione di sicurezza ma nel caso del francese ci sono sciagurati palloni persi. Poi il rosso e il rigore procurato che fanno diventare pessima la sua prestazione.

Lazio-Bayern Monaco: il tabellino del match

Lazio-Bayern Monaco 1-0

Marcatori: 69′ Immobile (R)

Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila (dall’81’ Patric), Romagnoli, Hysaj (dal 60′ Lazzari); Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto (dall’81’ Kamada); Isaksen (dal 74′ Pedro), Immobile (dal 74′ Castellanos), Felipe Anderson. A disp.: Sepe, Magro, Casale. Allenatore: Maurizio Sarri

Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Mazraoui, Upamecano, Kim, Guerreiro; Kimmich, Goretzka (dal 73′ De Ligt); Sané (dall’82’ Tel), Müller (dall’82’ Choupo-Moting), Musiala; Kane. A disp.: Ulreich, Schmitt, Dier, Zaragoza, Boey, Pavlovic. Allenatore: Thomas Tuchel

Arbitro: François Letexier (FRA)

Ammoniti: Kimmich

Espulsi: Upamecano

Recupero: 0′ pt; 5′ st

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