Uno spavento bello e buono iniziale, poi tutto secondo copione. Che nel caso di Jasmine Paolini fa rima con vittoria: 7-5 6-2 su Ana Bogdan e primo tassello messo al proprio posto sulla via che conduce a un’altra cavalcata sui campi del Roland Garros. La numero uno azzurra non stecca, anche se le premesse iniziali qualche timore l’avevano seminato, considerando il fatto che la rumena s’è ritrovata avanti 4-1 nel primo set, salvo poi vedersi costretta unicamente a salvare palle break, ma senza riuscire nel proprio intento con la giusta continuità.
- Partenza shock, poi Jasmine ritrova i fili del discorso
- Finale con qualche preoccupazione, ma i conti tornano
Partenza shock, poi Jasmine ritrova i fili del discorso
Insomma, un po’ di ruggine c’era per Jasmine dopo le belle cavalcate sui prati di mezza Europa. La terra non è l’erba e all’inizio le misure erano tutte da riprendere: il Suzanne Lenglen è un campo che ha imparato a conoscere bene, ma Bogdan dimostra di voler vendere cara la pelle e nei primi giochi del match si mostra più solida, precisa e aggressiva.
La numero 96 del mondo non ha nulla da perdere: lascia andare a tutta il braccio e trova un clamoroso break nel terzo gioco, nel quale addirittura Paolini non trova nemmeno il modo per mandare a referto un punto. La sveglia però suona presto per la garfagnina, che dopo aver trovato un po’ di continuità al servizio mette il turbo nell’ottavo gioco, trovando tre punti uno dietro l’altro (l’ultimo è un dritto in rete della rivale) che valgono la nuova parità.
Il tiebreak sembrerebbe dietro l’angolo, ma dopo aver sciupato una palla set Jasmine si rimette ancora più sul pezzo nel dodicesimo gioco, dove stavolta i conti li fa tornare, al netto di una battaglia che rende ogni scambio di una bellezza e di una potenza da far invidia ai colleghi maschi. Alla fine Bogdan cede, ma non prima di aver dato tutto (clamorosa una difesa dell’italiana che si procura una palla set che sa di miracolo): 7-5 e olimpiade subito rimessa in carreggiata.
Finale con qualche preoccupazione, ma i conti tornano
Nel secondo è Paolini a partire forte, rimescolando completamente le carte e ribaltando quanto visto nel primo parziale. In realtà è sempre battaglia senza esclusione di colpi ad ogni turno di servizio, tanto che nel terzo gioco la toscana deve spingersi fino ai vantaggi per rimettere tutto in ordine. Ma il break arriva nel gioco successivo, e sul servizio della rumena: Jasmine sale sul 4-1 dopo un altro game complicatissimo e poi non sfrutta ben 4 palle break nel game successivo, tanto che un po’ a sorpresa Bogdan si ritrova nuovamente dentro una partita che pure sembrerebbe ormai già andata.
In effetti la garfagnina, al netto delle occasioni sprecate, non si fa cogliere impreparata quando c’è da far tornare i conti: riprende a martellare al servizio e chiude dopo un’ora e 40’, con la sensazione di aver potuto prendere tanti appunti preziosi e di aver superato uno scoglio mica facile. Al secondo turno sfida con la vincente di Andreeva (battuta nella semifinale del Roland Garros due mesi fa) e Linette. Nel pomeriggio però sarà già tempo di tornare in campo, in coppia con Sara Errani, nella sfida inaugurale del torneo di doppio contro Routliffe e Sun.