Pioli e Giroud, sì. Rafa Leao, nì. Questa, in sostanza, la situazione del Milan alla voce rinnovi, a cui occorre aggiungere le situazioni in divenire legate a Kalulu e Bennacer. La sensazione è che per il tecnico e per il francese le “cose formali” attendano solo di essere ufficializzate, mentre per il portoghese potrebbe volerci decisamente più tempo. E non è detto che la questione si risolva positivamente per i colori rossoneri. La certezza è che novembre, il mese del Mondiale in Qatar, sarà caldissimo in casa Milan.
- Pioli e Giroud, legati dallo stesso destino
- Milan, situazione Leao ancora in bilico
- Milan-Leao, volontà condivisa e distanza
Pioli e Giroud, legati dallo stesso destino
La storia rossonera di Stefano Pioli e Olivier Giroud è, sotto diversi punti di vista, molto simile. Arrivati a Milanello senza grandi aspettative, entrambe sono riusciti a conquistare e convincere anche i più scettici, finendo per vestire i panni degli artefici principali della grande scalata verso lo scudetto numero diciannove. Il prossimo passo verso un percorso condiviso è quello del rinnovo contrattuale.
Milan pronto a esercitare l’opzione per il rinnovo di Pioli
La “mente” e il “braccio” di questo Milan dovrebbero, infatti, presto prolungare il proprio legame con il Diavolo. Per Pioli, La Gazzetta dello Sport parla di un accordo ormai in dirittura d’arrivo. Si metterà tutto nero su bianco prima della pausa per il Mondiale: estensione annuale del rapporto fino al 30 giugno 2024, esercitando l’opzione sull’attuale contratto che scadrà il prossimo 30 giugno 2023.
Milan, rinnovo di Giroud a un passo
Discorso simile per Giroud. Anche sull’attuale contratto dell’ex Arsenal la scadenza è segnata per il prossimo 30 giugno, ma nonostante i 36 anni, il suo percorso in rossonero pare destinato a non fermarsi l’anno prossimo. La volontà del club di via Aldo Rossi e del francese è chiara: proseguire insieme, stringendosi la mano magari già prima del Mondiale per allungare il rapporto per un’altra stagione, con l’infinita voglia di continuare a vincere e stupire.
Milan, situazione Leao ancora in bilico
In questo contesto, si inserisce la delicata questione legata al rinnovo di Rafael Leao. Arrivato anche lui in sordina a Milanello, ci sono volute un paio di stagioni sottotono per esplodere definitivamente. E non può essere proprio un caso se la consacrazione è arrivata proprio quando il destino del portoghese si è incrociato con quello di Pioli e Giroud. Uno scudetto vissuto da trascinatore, con tanto di titolo di MVP della Serie A, il quattordicesimo posto nella classifica del Pallone d’Oro e una valutazione schizzata alle stelle, impongono attente valutazioni da parte della dirigenza.
Leao, quanti problemi per il rinnovo
L’obiettivo è, ovviamente, quello di blindare il classe ’99 di Almada, ma la situazione non sembra in procinto di sbloccarsi. Almeno, non nell’immediato. Prima la querelle con lo Sporting Lisbona (non ancora completamente risolta); poi, le richieste di un ingaggio da top a scontrarsi con il salary cap del Diavolo, che ha già mietuto vittime illustri: da Donnarumma a Kessié, passando per Calhanoglu; infine, la diatriba che ha visto coinvolto il padre del giocatore e gli avvocati… insomma, il rinnovo di Leao sembra una telenovela capace di regalare novità quasi mai gradite al popolo rossonero.
Milan-Leao, volontà condivisa e distanza
Anche perché, il Chelsea ci pensa, ci ha pensato e, senza nemmeno nascondersi troppo, tornerà a pensarci presto. La trattativa tra il Milan e Leao, però, prosegue, sorretta dalla volontà di andare avanti insieme e dalla consapevolezza che la scadenza dell’attuale accordo, fissata al 2024, è dietro l’angolo. Resta da colmare la distanza tra la domanda (8,5 milioni di euro all’anno) e l’offerta (ferma a 6 milioni di euro), senza dimenticare la necessità di trovare le giusta soluzione per inserire nell’accordo la giusta clausola rescissoria.
Come rivelato dall’Ad rossonero, Ivan Gazidis, “Paolo Maldini pensa al rinnovo di Leao con scadenza settimanale”, ma la strada pare ancora lunga e non è da escludere che si possa andare ben oltre la pausa per trovare un accordo. Accordo che resta complesso, ma sostanzialmente non impossibile.