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Pogacar rinuncia alle Olimpiadi? L'indiscrezione che spiazza tutti: c'entra Urska Zigart, la fidanzata di Tadej

Pogacar non avrebbe digerito l'esclusione della fidanzata Urska dalla selezione slovena e starebbe meditando di lasciare a piedi la squadra maschile in vista di Parigi

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Per ora è soltanto un’indiscrezione, ma quando di mezzo ci va Tadej Pogacar è sempre bene prendere le cose abbastanza sul serio. Perché Tadej non è il tipo col quale scherzare troppo, sebbene poi al di fuori delle competizioni si mostri ben diverso dal Cannibale che è in corsa. Ma se sente di aver subito un torto, lo sloveno è il primo a legarsela al dito.

Come con la federazione ciclistica del proprio paese, che ha deciso di escludere la fidanzata Urska Zigart dall’elenco dei convocati per la prova in linea e quella a cronometro di Parigi. E che senza saperlo, adesso rischia di ritrovarsi anche senza il fidanzato di Urksa.

L’esclusione di Urska all’origine del “mal di pancia”

Pogacar non ha ancora sciolto la riserva in merito alla partecipazione alla prova in linea olimpica. Di sicuro la Slovenia, che ha deciso di lasciare a casa Primoz Roglic (oro a cronometro a Tokyo), rischia di ritrovarsi coinvolta in un “pasticcio” che pochi avrebbero potuto ipotizzare: orfana del vincitore del Giro d’Italia 2023, la nazionale slovena potrebbe presentarsi in una veste un po’ ridotta, sebbene gente come Matej Mohoric (una Sanremo nel palmares), Jan Tratnik (fedele gregario di Vingegaard al Tour e vincitore dell’Omloop Het Nieuwsblad nella recente campagna del Nord) e il giovane Luka Mezgec rappresentino una buona base di partenza.

Pogacar nelle intenzioni del CT sloveno dovrebbe ricoprire il ruolo di prima punta, su un percorso peraltro abbastanza movimentato e particolarmente adatto alle sue caratteristiche (d’altronde va forte ovunque…). Solo che l’esclusione di Urska, avvenuta peraltro in concomitanza con il primo giorno di riposo al Tour, avrebbe finito per innescare in Tadej la voglia di lasciare a piedi la propria nazionale, in segno di protesta all’indirizzo della federazione che ha lasciato a casa la Zigart, che è campionessa slovena in carica sia nella prova in linea elite, sia in quella a cronometro.

Carera conferma: “Non sappiamo ancora se correrà”

Interpellato al riguardo, il manager di Pogacar, l’italiano Johnny Carera, ha alimentato qualche dubbio fondato sulla presenza del suo assistito ai Giochi. “Decideremo nei prossimi giorni, ragionando anche sulle condizioni fisiche di Tadej che è uscito comunque piuttosto provato da due mesi e mezzo a tutta tra Giro e Tour.

Una cosa va detta: nei nostri piani l’olimpiade è importante, ma la gara alla quale vogliamo ambire maggiormente è il mondiale di Zurigo, in programma a fine settembre. E poi c’è il Lombardia, dove l’intenzione è di puntare alla quarta vittoria di fila. Certo, una gara olimpica ha un fascino unico e al tempo stesso indiscutibile: c’è ancora qualche giorno per sciogliere la riserva, ma al momento non posso dire che Pogacar sarà al via con assoluta certezza”.

Certamente l’eventuale assenza dello sloveno toglierebbe una freccia importante alla competizione, oltre che un po’ do interesse. Ma con Tadej meglio non scherzare troppo: l’autogol della federazione slovena rischia di costare carissimo a tutto il movimento locale.

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