Virgilio Sport

Parigi 2024, Pogacar rinuncia alle Olimpiadi: "Troppa stanchezza". Ma c'entra anche la fidanzata Urska Zigart

Pogacar non avrebbe digerito l'esclusione della fidanzata Urska dalla selezione slovena: questa la causa all'origine dello "strappo" e della rinuncia, ufficialmente "per troppa stanchezza"

Pubblicato:

Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Adesso è ufficiale: Tadej Pogacar non correrà la gara olimpica in programma sabato 27 luglio nelle strade parigine, mettendo fine alla rida di voci e alle indiscrezioni trapelate nelle ultime ore. Quella che sembrava soltanto un’ipotesi campata per aria, alla fine s’è rivelata azzeccata: Pogacar è stato sostituito da Domen Novak, corridore che corre peraltro con la UEA Team Emirates, ma che non ha preso parte al recente Tour de France (era invece negli 8 che hanno corso il Giro d’Italia lo scorso maggio).

L’esclusione di Urska all’origine del “mal di pancia”

La decisione di Pogacar è figlia della troppa stanchezza accumulata nel corso del recente Tour de France, e in parte anche alla consapevolezza che forse le caratteristiche della gara olimpica non sembrano essere propriamente fatte su misura (anche se lui va forte su ogni terreno, questo appare ormai chiaro al mondo intero).

In mattinata, appena s’era sparsa la notizia del possibile forfait di Pogacar nella gara olimpica, in tanti aveva pensato che la decisione fosse in realtà legata a un’altra situazione che c’entra poco con le recenti fatiche del Tour. Perché Tadej non è il tipo col quale scherzare troppo, sebbene poi al di fuori delle competizioni si mostri ben diverso dal Cannibale che è in corsa. Ma se sente di aver subito un torto, lo sloveno è il primo a legarsela al dito.

Come con la federazione ciclistica del proprio paese, che ha deciso di escludere la fidanzata Urska Zigart dall’elenco dei convocati per la prova in linea e quella a cronometro di Parigi. E che senza saperlo, ha finito per ritrovarsi anche senza il fidanzato di Urksa.

Una Slovenia rimaneggiata, orfana delle due punte

Con l’assenza di Pogacar la Slovenia, che ha deciso di lasciare a casa Primoz Roglic (oro a cronometro a Tokyo), rischia di ritrovarsi coinvolta in un “pasticcio” che pochi avrebbero potuto ipotizzare: orfana del vincitore del Giro d’Italia 2023, la nazionale slovena si presenterà in una veste un po’ ridotta, sebbene gente come Matej Mohoric (una Sanremo nel palmares), Jan Tratnik (fedele gregario di Vingegaard al Tour e vincitore dell’Omloop Het Nieuwsblad nella recente campagna del Nord) e il giovane Luka Mezgec rappresentino una buona base di partenza assieme a Novak.

Pogacar nelle intenzioni del CT sloveno avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di prima punta, su un percorso peraltro abbastanza movimentato, sebbene non particolarmente adatto alle sue caratteristiche. Solo che l’esclusione di Urska, avvenuta peraltro in concomitanza con il primo giorno di riposo al Tour, da giorni aveva innescato in Tadej la voglia di lasciare a piedi la propria nazionale, in segno di protesta all’indirizzo della federazione che ha lasciato a casa la Zigart, che è campionessa slovena in carica sia nella prova in linea elite, sia in quella a cronometro.

Carera conferma: “Il vero obiettivo è il mondiale”

Interpellato al riguardo, il manager di Pogacar, l’italiano Johnny Carera, aveva alimentato qualche dubbio fondato sulla presenza del suo assistito ai Giochi. “Decideremo nei prossimi giorni, ragionando anche sulle condizioni fisiche di Tadej che è uscito comunque piuttosto provato da due mesi e mezzo a tutta tra Giro e Tour.

Una cosa va detta: nei nostri piani l’olimpiade è importante, ma la gara alla quale vogliamo ambire maggiormente è il mondiale di Zurigo, in programma a fine settembre. E poi c’è il Lombardia, dove l’intenzione è di puntare alla quarta vittoria di fila. Certo, una gara olimpica ha un fascino unico e al tempo stesso indiscutibile: c’è ancora qualche giorno per sciogliere la riserva, ma al momento non posso dire che Pogacar sarà al via con assoluta certezza”.

La motivazione della “troppa stanchezza” regge fino a un certo punto: probabile che l’esclusione di Zigart abbia pesato, con la Slovenia che s’è ritrovata suo malgrado protagonista di un clamoroso autogol. Intanto domani sera Pogi sarà ospite del Criterium di Surhuisterveen, prima uscita ufficiale dopo il tris alla grand boucle.

Leggi anche:

PetsLife

ULTIME NOTIZIE

MEDAGLIERE

  1. Stati Uniti126
  2. Cina91
  3. Giappone45
  4. Australia53
  5. Francia64
VEDI TUTTO

OLIMPIADI TREND

Caricamento contenuti...