La Roma si mette alle spalle le brutte sconfitte contro Udinese e Ludogorets trovando a Empoli tre punti fondamentali per restare nelle posizioni altissime della classifica.
- La Roma torna a correre: primo posto mai così vicino dal 2013
- Mourinho lancia l'allarme: "Siamo in pochi, le altre big hanno più alternative"
- Roma, Mourinho esalta Zaniolo e Dybala e punge Abraham
La Roma torna a correre: primo posto mai così vicino dal 2013
La squadra di José Mourinho tiene il passo di Inter, Milan e Napoli guadagnando due punti sull’Atalanta e sulla Juventus e riportandosi a -1 dal primo posto. Con 13 punti dopo sei giornate la Roma ha fatto registrare la migliore partenza dal 2017-’18 (15 punti) e non è mai stata così vicina al primo posto a questo punto del campionato dal 2013-’14, quando la squadra allenata da Rudi Garcia era in vetta alla classifica.
Mourinho lancia l’allarme: “Siamo in pochi, le altre big hanno più alternative”
Al termine della gara di Empoli, però, il tecnico portoghese della Roma sposta l’attenzione altrove, sottolineando ancora una volta le difficoltà nel dover gestire un organico con poche alternative a fronte delle tante gare da disputare: “Far gol a Vicario oggi sembrava un miracolo, sono contento per la vittoria, ma dovevamo farcela soffrendo meno – il pensiero di Mourinho – Con il 3-1 avremmo gestito meglio le energie anche alla luce della partita di giovedì, ma venivamo da due sconfitte e va bene così anche se sul 2-1 abbiamo sprecato tanto. Faccio i complimenti a Zanetti e all’Empoli, ma abbiamo meritato di vincere. Il campionato è come una maratona, noi andiamo in difficoltà quando perdiamo giocatori importanti, non siamo come le altre big, ma preferisco giocare tanto e stare nelle coppe. Se si infortunasse un difensore, ad esempio, non potremmo più giocare a tre. Abbiamo perso Wijnaldum, restando solo con Matic e Cristante, che sono simili. Adesso abbiamo perso anche Karsdorp e Zalewski”.
Roma, Mourinho esalta Zaniolo e Dybala e punge Abraham
Spazio poi a riflessioni importanti sui singoli. Mourinho spende parole d’elogio per Nicolò Zaniolo, in panchina meno di un mese dopo la lussazione alla spalla: “Voglio ringraziare Zaniolo per lo sforzo di essere venuto qui e per avere fatto di tutto per recuperare. Ha rischiato, è un esempio di quello di cui abbiamo bisogno”. Poi il discorso passa inevitabilmente su Dybala, già trascinatore della squadra: “Chiedere a Paulo dal punto di vista individuale è impossibile, è un giocatore straordinario. Grazie a lui quest’anno abbiamo aspettative più alte. In condizioni normali non sarebbe qui”. Infine una “bacchettata” a Tammy Abraham, ancora in gol come contro la Juventus, ma che sembra soffrire proprio la presenza di Dybala almeno a livello “mediatico”: “Tammy deve imparare a vivere con Belotti. Forse quest’anno è coinvolto di meno perché c’è Dybala, ma ha più potenziale di quanto crediamo. Può dare molto di più”.