Flavio Briatore a ruota libera. Il consigliere esecutivo della Alpine present a Torino per la presentazione del suo nuovo brand nel mondo della ristorazione è solo l’ultima voce a unirsi al coro delle parole dette su Jannik Sinner e sulla sua decisione di non rispondere alla convocazione alla Coppa Davis.
La posizione di Briatore
A sorpresa piuttosto che unirsi alle voce di protesta Briatore decide di schierarsi dalla parte del tennista altoatesino che nel corso delle ultime settimane è finito sotto il fuoco incrociato delle polemiche per la decisione di non giocare la Coppa Davis con la maglia dell’Italia: “Jannik è un campione straordinario ma invece di sostenerlo si fa sempre di tutto per trovare un difetto, qualcosa che non funziona. Perché vai di qui e perché vai lì. Ma è una cosa che accade a chiunque abbia successo. Per essere benvoluto in Italia devi essere un miserabile”.
La stoccata al tennis
Flavio Briatore è noto tra le altre cose per essere uno di quelli che le cose le dice in faccia e non si nasconde: “La verità è che il tennis è noioso perché più o meno i primi 10-15 al mondo sparano tutti bene e forte. Mi sarebbe piaciuto incontrare Sinner. Ho chiesto al mio manager di contattarlo per le ATP Finals per non posso restare a vederlo perché ho degli appuntamenti di lavoro in Brasile e a Las Vegas”. Poi continua: “Ora che c’è lui siamo tutti tennisti. Ricordo quando c’era Tomba che eravamo tutti sciatori e quando c’era Luna Rossa tutti ne capivano di vela anche se non avevano mai visto una barca”.
La battuta su Spalletti
Ovviamente da grande tifoso della Juventus non poteva mancare una battuta anche sulla sua squadra del cuore e sull’arrivo in panchina di Luciano Spalletti: “E’ un’opportunità, tutti se lo ricordano da ct azzurro ma è lo stesso dello scudetto del Napoli. Il tatuaggio? E’ come un ragazzo che ha tatuato il nome dell’ex fidanzato. Se vince con la Juventus si può fare un altro tatuaggio”.
