E’ il momento della verità per l’Italia. La squadra di Luciano Spalletti sfida l’Ucraina a Leverkusen per provare a conquistare la qualificazione ad Euro 2024. Dopo aver fallito per due volte la qualificazione ai Mondiali, in casa azzurra serpeggia un po’ di paura e di tensione per una partita che si preannuncia durissima anche se l’Ucraina non avrà a disposizione il fattore campo.
- Spalletti allontana l’idea del fallimento
- Il tifo della comunità italo-tedesca
- Grana rigori: la preoccupazione azzurra
- Il messaggio di Spalletti contro la violenza sulle donne
Spalletti allontana l’idea del fallimento
E’ una gara importante per Luciano Spalletti, forse la più importante della sua carriera da allenatore. Dopo aver vinto lo scudetto con il Napoli, ora tocca a lui risollevare le sorti di una squadra che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con delusioni a ripetizione.
Prima della sfida di Leverskusen, il commissario tecnico è stato intercettato dai microfoni di Raisport: “Noi siamo quelli che hanno vinto l’ultimo Europeo e dobbiamo difendere il titolo che abbiamo a casa. E non c’è modo migliore che farglielo rivedere un altro Europeo ai nostri tanti italiani che hanno a cuore le sorti della squadra”.
Le parole di Spalletti alla vigilia del match
Il tifo della comunità italo-tedesca
L’Italia giocherà in Germania la sfida decisiva per la qualificazione europea, l’Ucraina ancora al centro del conflitto con la Russia non piò ospitare i match nelle proprie città ma c’è da aspettarsi che sugli spalti di Leverkusen ci saranno tante macchie azzurre: “Quella della Germania – continua Spalletti – è una comunità tra le più popolate di quelle italiane all’esterno. C’è una grande passione dietro di noi a cui dobbiamo fare riferimento e rendere conto”.
Grana rigori: la preoccupazione azzurra
I calci di rigore sembrano diventati motivo di preoccupazione in casa azzurra. Quelli sbagliati da Jorginho sono diventati troppi e sono anche piuttosto gravi, impensabile che in caso di una conclusione dagli 11 metri possa toccare nuovamente a lui. Di rigoristi pure in formazione non ce ne sono: il nome poco gettonato ma di insospettabile affidamento è quello di Matteo Politano con 9 centri i carriera e solo 3 sbagliati, stessi risultati per Dimarco ma l’ultimo centro sale al 2016. Zaniolo e Chiesa ne hanno tirati pochissimi, Raspadori idem, 6 centri in carriera ma l’ultimo realizzato risale al 2019, mentre con il Napoli nel 2023 ha sbagliato dagli 11 metri.
Il messaggio di Spalletti contro la violenza sulle donne
La testa è sulla sfida di questa sera contro l’Ucraina ma i fatti di cronaca in Italia ovviamente hanno anche raggiunto il ritiro della nazionale. L’omicidio di Giulia Cecchettini ha sconvolto l’intero paese e Luciano Spalletti ha deciso di lanciare il suo appello: “Non ne possiamo più di questi codardi di m… travestiti da principi azzurri, dobbiamo aiutare le donne a pendere le distanze da chiunque pretenda di possedere la loro libertà”.