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Udinese-Inter, moviola: il gol annullato e quel rigore che non tutti danno

La prova dell’arbitro Piccinini alla Dacia Arena analizzata ai raggi X dall’esperto di Dazn Marelli, il fischietto di Forlì ha ammonito tre giocatori

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Quarantuno anni da compiere a settembre, ingegnere edile, arbitro dal 2003, Piccinini è stata la scelta un po’ a sorpresa di Rocchi per Udinese-Inter, gara di prima fascia che ha chiuso il turno di A nel Monday night. Vediamo come se l’è cavata alla Dacia Arena il fischietto di Forlì.

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I precedenti di Piccinini con Udinese e Inter

In totale i precedenti con i bianconeri erano di 4 pareggi, 2 vittorie e 2 sconfitte. Con l’Inter 3 precedenti con 2 vittorie ed un pareggio nel 2020 contro il Parma. Il primo ed unico trascorso di questa stagione risale alla larga vittoria dei ragazzi di Inzaghi ottenuta per 4-0 sulla Salernitana lo scorso febbraio.

L’arbitro ha ammonito 3 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Vivenzi e Cecconi, con Baroni a fare da IV Uomo. Var affidato a Serra e Aureliano nelle vesti di AVar, l’arbitro ha ammonito tre giocatori, di cui due della squadra di Inzaghi, entrambi erano diffidati: Pereyra (U) Pavard (I) Martinez (I). Recupero: Primo tempo 3’ Secondo tempo 7’

Udinese-Inter, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi. Al 10′ contatto fra Dimarco ed Ehizibue nell’area di rigore dell’Udinese: troppo lieve la spinta per segnalare calcio di rigore, bravo Piccinini. Un minuto dopo breve check del Var per un tocco di mano, sul corner successivo, di Bijol. Il braccio è attaccato al corpo, si può continuare. Al 48′ annullata la rete di Carlos Augusto per fuorigioco sul colpo di testa di Lautaro. Il check del VAR ha controllato anche il tocco di mano di Kristensen sul passaggio del Toro: il braccio è stato considerato in posizione naturale rispetto al corpo del giocatore dell’Udinese mentre il fuorigioco c’è. Al 54′ intervento in ritardo, in presa alta, di Okoye su Thuram. Per Piccinini non ci sono dubbi: il breve check del VAR conferma la decisione del direttore di gara, è penalty.

Per Marelli corrette le decisioni di Piccinini

A fare chiarezza è Luca Marelli. L’esperto di Dazn parte dal gol annullato: “Check piuttosto complesso, effettivamente c’era un tocco di braccio di Kristensen con il braccio destro, che era però molto vicino al corpo e in posizione naturale. C’era poi la posizione di fuorigioco di Carlos Augusto, che era fuori quanto meno con la gamba sinistra”. Marelli promuove l’arbitro anche per il rigore: “Lo ha detto anche Cioffi che è stata un’uscita avventata di Okoye, oggi però c’era una differenza con gli altri casi: il pallone il portiere dell’Udinese non lo vede mai. Questo è uno di quei rigori che vengono valutati in campo, se Piccinini non avesse fischiato il VAR non sarebbe intervenuto.

Thuram salta da fermo e Okoye gli va addosso: l’intensità non è da VAR, è un rigore che comunque ci sta perché Okoye non vede mai il pallone». L’opinione di Luca Marelli non trova d’accordo l’ex bomber Luca Toni che dagli studi di ‘Supertele’ ha spiegato il suo punto di vista: “Secondo me c’è un po’ di confusione. A volte ci sono dei rigori che vengono dati, altre volte non vengono dati. Abbiamo parlato di quello di Firenze con Nzola-Sommer, quello di Milk, quello di Lecce-Roma su Zalewski…sono state prese differenti decisioni rispetto a Udinese-Inter“.

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