Non c’è stato istante, della vita famigliare di Andrea Zenga, non sia stato analizzato, studiato addirittura vivisezionato in questi mesi di permanenza all’interno della casa del Grande Fratello Vip, non luogo della televisione in cui si è misurato con un passato ingombrante e complicato, affrontando il difficile rapporto con suo padre Walter e abbandonandosi a una storia . altrettanto social – con Rosalinda Cannavò, attrice al centro dell’Ares Gate. In questo avvio degli Europei, Andrea confida a Virgilio Sport le sue aspettative e rimarca l’importanza di alcuni concetti chiave indispensabili, nel calcio e nella vita, che proprio suo padre aveva esplicitato nella nostra intervista esclusiva.
Un passato da calciatore: quando hai intrapreso anche tu il tuo percorso nel mondo del calcio, tuo padre Walter era già un mito dell’Inter e della Nazionale italiana. Che ricordi hai di quei momenti di te bambino?
Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 8 anni, mio papà aveva già smesso di giocare ma era comunque una leggenda del calcio italiano. Ho visto tanti suoi vecchi video, non avendo vissuto in prima persona la sua carriera da calciatore! Mi sarebbe piaciuto tantissimo vederlo giocare dal vivo.
Hai giocato fino a quando hai potuto, poi ti sei dedicato alla televisione e alla moda. Da appassionato, quale Nazionale ti è rimasta più impressa?
Essendo nato nel 1993 la prima che ricordo bene è stata la nazionale del 2002 nei mondiali in Corea e Giappone, la delusione dell’eliminazione è stata cocente soprattutto per come è avvenuta con l’arbitraggio a senso unico a nostro sfavore. La prima grande delusione riscattata poi (per fortuna) nel 2006.
Nel 2006 avevi appena dodici anni, già abbastanza per assaporare un mondiale rimasto nella storia. Che ricordi hai di quella vittoria dell’Italia?
Ricordi indelebili! Semifinale e finale le vidi in un campeggio estivo, c’era un maxi schermo allestito nella sala principale e tutti i gruppi si trovavano lì per guardare la partita. Vinto il mondiale ci tuffammo tutti in piscina è stato veramente bellissimo.
Dopo questa esperienza al GF Vip, hai intrapreso anche un percorso di commentatore in tandem con tuo padre Walter. Su chi punteresti oggi alla vigilia degli Europei? Come li seguirai? Pensi di continuare a ritagliarti questo ruolo di commentatore sportivo?
Come detto fare il commentatore sportivo e fare della mia passione un lavoro è un piccolo sogno che spero di realizzare. Amo parlare di calcio e le dirette con mio papà mi stanno aiutando molto perché mi permettono di confrontarmi con grandi campioni. Per l’Europeo vedo la Francia un gradino sopra le altre per qualità ed esperienza della rosa, ma l’Italia potrebbe riservare tante sorprese perché arriva a questo Europeo con tanto entusiasmo e con quella “sregolatezza” necessaria per stupire e farci sognare.
VIRGILIO SPORT