Fabrizio Corona torna a parlare di calcioscommesse e, dopo le anticipazioni rilasciate nei corridoi del tribunale di Milano in cui anticipava novità importanti, che lo hanno visto nominare la “malavita romana”, affida HegoTv.com la sua verità, tra nuove accuse, supposizioni, prove, filmati e file audio esclusivi.
- Le nuove rivelazioni di Corona
- Corona: "La Juve sapeva e ha comprato il silenzio di Fagioli"
- Corona: "Zaniolo pagherà più di tutti"
- Corona contro Spalletti e la Procura
- Le ammonizioni di Tonali e la posizione del Milan
- Le accuse di Corona alle istituzioni
- Zalewski, Casale e la malavita romana
Le nuove rivelazioni di Corona
L’ex paparazzo dei vip ripercorre il caso calcioscommesse. Aveva scoperchiato il vaso di Pandora ancora prima della Procura, ancora prima dei patteggiamenti di Fagioli e Tonali, ora Fabrizio Corona torna a parlare del calcioscommesse e lo fa in un’intervista choc a HegoTv, che servendosi di materiali inediti ricostruisce l’intera vicenda.
Dall’incontro in autogrill con lo zio dell’ex Inter, Antonio Esposito, e quello con l’amico ed ex compagno di squadra di Nicolò Fagioli al cimitero di Cremona, fino alle posizioni di Juventus e Milan e ai rischi che corrono i diversi calciatori, arrivando a creare un collegamento con la malavita di Napoli e di Roma, per chiudere il cerchio e chiedere risposte alla giustizia italiana.
Corona: “La Juve sapeva e ha comprato il silenzio di Fagioli”
Il racconto parte dalla rivelazione choc su Fagioli, la Juve e la Procura di Torino, Corona spiega: “Chi della Procura di Torino mi ha interrogato mi ha preso da parte e mi ha detto ‘Fabrizio, noi siamo la Procura di Torino… che indaga anche sulla Procura di Torino’. Perché, la Procura di Torino sapeva già, ma visti i rapporti che quella famiglia e quella squadra hanno in quella città, come in tutti i processi alla Juve… avevano messo le cose da parte. Tutt’ora a Torino c’è una Procura che indaga sul calcioscommesse, una Procura che indaga sui calciatori e una Procura che indaga sulla criminalità organizzata”.
Questo perché, prosegue Corona: “Su Fagioli la Juve sapeva. Era sotto di troppi soldi (3 milioni di euro) e aveva dietro la malavita. Bonucci era il “padrino” di Fagioli e sapeva che era ludopatico. I sette mesi di stop sono una pena ridicola. E che cosa fa la Juve per evitare che Fagioli parli? Gli fa fare il contratto, glielo rinnova e glielo fa a una cifra più alta… compra il suo silenzio. Ma se Fagioli dichiara che l’80% dell’Under 21 giocata e chiede a Gatti 40mila euro, non può non saperlo tutta la Juve… e sono ragionamenti comprovati da quello che è successo”.
Corona: “Zaniolo pagherà più di tutti”
Poi, il discorso passa su Zaniolo che, secondo Corona “è legato a Antonio Esposito, con cui la mamma di Zaniolo ha anche avuto una relazione e a cui ha intestato una casa dopo essersi fatto dare 40mila euro. Zaniolo sarà quello che pagherà più di tutti e rischierà la radiazione dal mondo del calcio. Crede di essere più furbo degli altri. Quando Fagioli va in tribunale e fa i nomi di Zaniolo e Tonali fa un’accusa. Tonali decide di pararsi il c*** e patteggia. Zaniolo dice ‘io non ho scommesso, non ho giocato’, ma mente, ha giocato, ha scommesso con un circuito di Roma”.
Appena Fagioli fa il suo nome, stando a quanto spiegato da Corona: “Zaniolo ha pulito il telefono. Ovviamente, la Procura non ha trovato nulla e, nonostante, lo abbia messo sotto torchio lui non confessa, non sapendo però che non confessando, se la Procura indaga e arriva alla criminalità organizzata e, da lì, ad Antonio Esposito, che ha tutto il materiale che lo incastra. Zaniolo rischierebbe una condanna clamorosa. A differenza di Fagioli e Tonali, lui non ha scommesso in prima persona, ma ha fatto scommettere altri e pensa di cavarsela così”.
“Adesso Zaniolo è in un limbo, – prosegue Corona – ma vi dico oggi che lui è al 100% coinvolto, che scommetteva, che ha scommesso, che la madre sapeva, che il procuratore sapeva, che è al centro di questa inchiesta perché è uno dei perni delle notti romane e del giro romano che gestisce questo calcioscommesse a livello di banco e a livello di criminalità e che, se la Procura fa il suo corso prenderà una condanna enorme in Italia e una condanna enorme in Inghilterra“.
Corona contro Spalletti e la Procura
Poi, Corona accusa anche Luciano Spalletti, ct della Nazionale: “Ciò che fa strano nel caso Zaniolo è la vergogna, come nel caso della Juve che aumenta lo stipendio di Fagioli, dell’allenatore della Nazionale che fa i suoi interessi e lo convoca dopo l’inchiesta, dopo che la polizia era andata a Coverciano per la gara dell’Italia, fregandosene del comportamento deviante del giocatore, non mostrandoci nulla di valore umano“.
“Abbiamo una prova, due prove: un audio di una persona che ci dice che Zaniolo ha scommesso anche sulla gara di Coppa Italia e l’altro è l’audio dello zio di Esposito che è prova inequivocabile che dovrebbe bastare alla Procura e ci chiediamo perché non basta e dove vuole arrivare la Procura?“.
Le ammonizioni di Tonali e la posizione del Milan
Il discorso passa, poi, su Tonali e sul Milan, che secondo Corona: “Sapeva. Tonali rischia molto grosso, rischia la radiazione dal calcio, è ludopatico e scommetteva, aveva un sistema di scommesse definiamolo ‘tonaliano’. Scommetteva sia sul mercato lecito sia su quello illecito. Faceva i calcoli su quello che scommetteva e che poteva vincere. Per pararsi il c*** scommetteva sulle sue ammonizioni. Perché? Perché lui scommetteva una cifra bassa per recuperare i soldi che perdeva e, infatti, non ha debiti”.
“Negli anni al Milan – prosegue Corona – Tonali colleziona qualcosa come 11 e 14 ammonizioni. Se andate a vedere tutte le ammonizioni di Tonali dell’anno al Milan sono tutte vergognose e prova oggettive di scommesse. Con una problematica, che scommettendo sull’ammonizione della propria partita, poteva danneggiare il risultato di quella partita e, quindi, del campionato, e quindi, diventava “illecito sportivo” e che, quindi, non è un reato da patteggiamento, ma da radiazione dal calcio e penale”.
“Spiegatemi una cosa – si domanda Corona – perché il Milan non vede Leao o Maignan se deve fare soldi? Perché il Milan sapeva… e gli inglesi, che non sono stupidi, hanno aperto un’inchiesta sul calcioscommesse e sul Milan, che sapeva. Perché come nel caso della Juve, il procuratore di Tonali sapeva, i compagni di nazionale sapevano, il capitano del Milan sapeva, il Milan sapeva… si toglie una bega, lo vende e pensa di aver risolto i problemi. Ma non è che cancelli e va in prescrizione. Il reato lo ha commesso al Milan e il Milan è controparte“.
Le accuse di Corona alle istituzioni
Poi, l’affondo alle istituzioni: “E tu, Procura, o tu Stato, o tu comunicazione, mi vendi un patteggiamento di nove mesi quando ci sono illeciti penali gravissimi e con due lacrime e un affossamento rinunci a una condanna che prevede radiazione dal calcio, multe esorbitanti, multe al Milan e punti di penalizzazione? Ma dov’è la legge? C’è un sistema più esteso dietro? Un sistema criminale? Noi non siamo la mano lunga della legge, non siamo degli infami che vanno a denunciare. Ora aspettiamo la legge. Io ho fatto dei nomi: El Shaarawy, Casale, Gatti, Zalewski, Fagioli, Zaniolo e Tonali. Vi assicuro che quelli che hanno minacciato querele, non ne faranno una di querela”.
Nomi nuovi, Corona non ne fa e rivela: “E, poi, ci sono tutti gli altri… non è che mi metto a fare l’oracolo e vi faccio tutti i nomi. Ora tocca alla Procura. Intanto, vi ho portato la storia di Zaniolo, la storia di Fagioli, i ragionamenti sulla Juve, i ragionamenti su Zaniolo e Tonali con prove certe…”.
Zalewski, Casale e la malavita romana
Infine, Corona parla di Zalewski e Casale e rivela il sistema dell’ambiente romano per “riciclare” i soldi delle scommesse e tenere “puliti” i conti dei calciatori. “Su Zalewski abbiamo un video di Bruni Gentili, che poi si rimangia quello che ha detto perché aveva ricevuto delle minacce, ma che prima dice cose molto chiare. La criminalità romana aggancia i giocatori durante le notti, tramite donne, tramite scommesse, tramite droga – lo sanno tutti. Ci sono foto regolari di criminali con Zalewski, Fagioli, El Shaarawy e Zaniolo”.
Corona continua: “Ruota tutto attorno a un sistema collaudato con centro all’Eur, legato a un barbiere e a una gioielleria. Perché la gioielleria? Perché permette ai giocatori di comprare e rivendere subito un orologio e togliersi così da problemi sulle uscite dai conti bancari e pagare in contanti le scommesse“.
“Casale? Non è indagato, così come non lo sono El Shaarawy, Zalewski e Gatti. Ora – commenta Corona – è fidanzato e ha la donna incinta, ma scommette e abbiamo ben quattro prove su di lui. Un procuratore mi ha offerto dei soldi per le prove e ho rifiutato, mi ha offerto dei soldi per andare a Napoli e ho rifiutato. Sono stato contattato da amici di Napoli, di un certo ambiente, che mi hanno detto che erano disposti a pagare le prove di Casale e mi sono rifiutato… sono stato contattato da un mio amico… sono stato contattato dall’amate di 43 anni di Casale, di cui non faccio il nome, ma che, nel momento in cui è scoppiato il caso, è stata lasciata e, vista la fine della relazione, non ha voluto raccontarmi quello che aveva promesso e che sapeva sul calciatore della Lazio“.
L’intervista si chiude con un avvertimento di Corona ai calciatori e un appello alla Procura: “Invito quelli che mi quereleranno a considerare il fatto che ho prove evidenti in mano e che me le giocherò nelle sedi più opportune. Ora, il lavoro tocca alla Procura. Noi, giornalisticamente, vi abbiamo raccontato solo uno spezzone”.