Udinese-Empoli si è chiusa dopo un recupero infinito, ma le baruffe continuano. La corsa salvezza si deciderà all’ultimo turno, coi toscani che riceveranno in casa una Roma sicura del sesto posto (che potrebbe valere la Champions e che senz’altro vale l’Europa League) e coi friulani di scena a Frosinone in un confronto diretto dai risvolti thrilling. A tenere banco, però, sono ancora le polemiche sull’arbitraggio di Guida, sul gol annullato a Maleh e su altri episodi controversi.
- Empoli, Corsi protesta: "Non ho forza mediatica come altri"
- Udinese, la dura replica del dg Collavino allo sfogo di Corsi
- L'attacco da Udine: "Gomitata di Ismajli a Lucca non vista"
Empoli, Corsi protesta: “Non ho forza mediatica come altri”
Il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, s’è sfogato in diretta a Radio Sportiva: “Non abbiamo tempo di piangerci addosso, ma di vedere la partita con la Roma come un’opportunità, vivendo la settimana alla ricerca di risorse fisiche e mentali perché a livello motivazionale va preso un vantaggio”. Quindi sugli episodi: “Con Luperto a terra durante il recupero l’arbitro ha detto ‘da ora un minuto e quaranta’ e l’angolo è stato dato a tempo scaduto. Più arrabbiato per quello o per il gol annullato? Tutti e due. Ma lo sappiamo da inizio campionato che ci sarebbero potute capitare cose così, ora però concentriamo attenzioni e energie sulla partita contro la Roma, tutto il resto ci distrae: magari all’ultima giornata si riequilibra tutto”.
Da Corsi anche una considerazione sullo scarso peso mediatico del suo Empoli: “Noi non siamo nelle condizioni di alzare la voce come fanno altri. Magari fossi un presidente importante che ha alle spalle una forza mediatica, non lo so qualcuno se lo può permettere. Voi siete in grado di giudicare a chi mi riferisco, io posso solo pensarlo e quello che penso è figlio della mia esperienza di oltre trent’anni da presidente”. Clamoroso il parallelo con Calciopoli: “So cosa è successo negli Anni 90, nel 2005-06 e vedo quello che sta succedendo adesso. Posso solo prendere atto, fare le mie riflessioni e non farmi mangiare energie per una cosa che non porta a nulla”.
Udinese, la dura replica del dg Collavino allo sfogo di Corsi
L’eco delle polemiche di Corsi ha raggiunto Udine. La società bianconera ha diffuso una nota attraverso i suoi canali ufficiali, a firma del dg Franco Collavino: “Come da nostro stile siamo soliti analizzare le situazioni arbitrali, anche le più controverse, mai a caldo ma con la lucidità del giorno dopo le partite. Il nostro club mantiene sempre un atteggiamento equilibrato sul campo con tutti i suoi tesserati senza mai esacerbare gli animi verso gli arbitri di cui rispettiamo profondamente l’operato. Nell’ottica di questo spirito collaborativo e mettendo al bando sterili polemiche, abbiamo riscontrato una grande amplificazione, in termini anche di rumori di fondo, circa alcune situazioni della partita di ieri a partire dall’annullamento del gol di Maleh”.
Per l’Udinese, insomma, il ‘vantaggio’ mediatico l’avrebbe avuto proprio l’Empoli: “Da un punto di vista regolamentare – prosegue Collavino – il volto e il capo sono parti del corpo particolarmente delicate per un calciatore per cui l’intervento del Var, che ha decine di inquadrature a disposizione per valutare l’episodio, non lascia spazio a dubbi considerando che Niang colpisce al volto Kristensen con il gomito. Analizzando gli episodi nella loro totalità, dobbiamo rammentare, invece, come il calcio di rigore concesso senza esitazione all’Empoli ci lasci perplessi. Le immagini evidenziano, infatti, come i due giocatori arrivino insieme sulla palla e, anzi, l’attaccante dell’Empoli intervenga con la gamba tesa”.
L’attacco da Udine: “Gomitata di Ismajli a Lucca non vista”
La nota del club friulano continua rispondendo punto per punto ai rilievi di Corsi: “Non comprendiamo anche le lamentale circa il prolungamento del tempo di recupero, inizialmente di 5 minuti, concesso da Guida durante il quale si perde 1’15” per l’esultanza del gol di Niang, 1’05” per i crampi di Luperto e 1’25” per la battuta di calcio di punizione a nostro favore. Per cui i numeri confutano anche questa tesi circa il rigore a nostro favore fischiato oltre la fine del recupero, ulteriormente protrattosi per un problema tecnico in sala VAR. Rigore, peraltro, cristallino e che avrebbe dovuto comportare l’espulsione diretta di Fazzini trattandosi di una chiara occasione da gol negata”.
Quindi altre considerazioni sulla scarsa tutela di Lucca e su una gomitata allo stomaco lamentata dall’attaccante a opera di Ismajli. “Se bisogna ricorrere alla pubblica piazza per mettere in rilievo le contestazioni arbitrali allora, nostro malgrado, interveniamo anche noi pubblicamente, confidando in una corretta comunicazione anche verso gli arbitri che devono avere la serenità necessaria per condurre le partite, soprattutto in questa fase decisiva del campionato. Udinese – conclude la nota firmata da Collavino – è abituata a conquistare sul campo i risultati e a raggiungere così i propri obiettivi, evitando di strumentalizzare il potere mediatico o ricorrendo a condizionamenti diretti o indiretti”.