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La Svizzera a Euro2024: i 26 giocatori convocati, il ct Murat Yakin, modulo di gioco

Non hanno brillato nel percorso di qualificazione ma i rossocrociati si sono sempre fatti rispettare nelle ultime grandi manifestazioni internazionali

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

La Svizzera non è una delle favorite per la vittoria del prossimo Campionato europeo. Tuttavia, i biancorossi non possono neppure essere definiti solamente degli outsider considerato il rendimento avuto nel corso degli ultimi anni. Dopo gli ottavi di finale del 2016 e i quarti del 2020 nell’edizione che si tenne poi nel 2021 causa Covid, gli elvetici vogliono alzare ulteriormente l’asticella. Approfittando anche della verve di alcuni suoi elementi di spicco della rosa, reduci da un’annata decisamente brillante.

Come si è qualificata

Nel Gruppo I la Svizzera si è piazzata seconda alle spalle della Romania. Nello stesso girone erano presenti anche Israele, Bielorussia, Kosovo e Andorra. Non è stato un rendimento brillante quello dei rossocrociati, visti i tanti pareggi che sono stati comunque utili al raggiungimento dell’obiettivo. Il sorteggio per l’Europeo non è stato neppure benevolo per gli elvetici, chiamati a farsi largo tra la Germania padrona di casa, la rampante Scozia e un’Ungheria ben strutturata.

Chi è il CT

Non sarebbe corretto etichettare Murat Yakin come un meme vivente. Ma certo la sua immagine, così composta seppur contrariata per un palese errata decisione arbitrale nel corso del match di Champions del suo Basilea contro lo Schalke 04, fece il giro del mondo. Nel frattempo lui dal 2021 è salito al timone della Nazionale, incarico che ha dimostrato di meritare ampiamente dato il rendimento dei suoi nelle grandi competizioni. Nel suo palmarès da tecnico figurano due scudetti. Ora sogna di portare in alto la bandiera rossocrociata.

Come gioca e la stella

Nel corso degli anni la Svizzera ha cambiato più volte abito. L’ultimo è un 3-4-1-2 che punta a sfruttare il più possibilità la qualità di una rosa che, sebbene la clessidra inesorabilmente scorri, si fonda sempre su quei 3-4 elementi di esperienza che trascinano gli altri. Su tutti Granit Xhaka, capitano e leader della formazione rossocrociata. Ma anche l’interista Sommer, portiere di assoluta affidabilità oppure – restando in ambito nerazzurro – l’ex Shaqiri che oggi gioca nella Major League Soccer al Chicago Fire. Un bell’impulso è dato anche dal Bologna che tra le proprie fila ha Freuler, Aebischer e Ndoye.

La probabile formazione (3-4-1-2): Sommer; Akanji, Elvedi, Rodriguez; Xhaka, Freuler, Vargas, Ndoye; Shaqiri, Amdouni, Okafor.

La stella: Granit Xhaka

I 26 convocati della Svizzera

Portieri: Keller, Mvogo, Sommer.
Difensori: Akanji, Elvedi, Ricardo Rodriguez, Schar, Stergiou, Widmer, Zesiger.
Centrocampisti: Aebischer, Freuler, Jashari, Rieder, Sierro, Steffen, Xhaka.
Attaccanti: Amdouni, Duah, Embolo, Ndoye, Okafor, Shaqiri, Vargas, Zeqiri, Zuber.

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