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Euro2024, Pavard: panchinaro in Francia per colpa di Inzaghi. Giroud: Non chiamatemi nonno

La Francia si prepara al debutto con l'Austria. Pavard: "Rispetto le scelte di Deschamps, ma io sono pronto". Giroud: "Per i più giovani sono un papà"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Inter-Milan va in scena anche nel ritiro della Francia. Hanno infatti parlato Benjamin Pavard e Olivier Giroud, anche se quest’ultimo ha appena salutato la sponda rossonera dei Navigli per volare negli States. Ecco le parole dei due dei sei italiani agli ordini di Deschamps.

Francia, Pavard spiega perché non è più titolare

Tra i protagonisti assoluti del Mondiale vinto dalla Francia nel 2018, oggi per Deschamps Pavard non è più un intoccabile. E la ‘colpa’ è dell’Inter, con cui l’ex Bayern Monaco ha vinto lo storico scudetto della seconda stella. “A Milano gioco in una difesa a tre e l’allenatore (Simone Inzaghi) ci ci concede molta libertà. Sono venuto per vincere lo scudetto ed è ciò che abbiamo fatto”. Ma proprio la difesa a tre, in cui ha dimostrato di essere perfettamente a suo agio, potrebbe condizionare la sua esperienza a Euro2024 con la casacca dei Blues. “Sono scelte dell’allenatore e le rispetto – dice Pavard, che contro l’Austria non è dato tra i titolari -. Mi adatto a ciò che che mi chiede, che mi utilizzi da terzino destro o da centrale per me non c’è problema. Io sono pronto, fisicamente e mentalmente”. Secondo le ultime indiscrezioni Deschamps dovrebbe affidarsi a una difesa composta da Koundé, Konaté, Upamecano e Theo Hernandez,

Il paragone con Thuram, Mbappé e le votazioni in Francia

Pavard è stato più volte accostato a Lilian Thuram, papà del compagno di squadra all’Inter e in Nazionale Marcus. “Per me è un punto di riferimento. Ho avuto modo di parlare con lui: è una persona molto buona a livello umano e mi dà anche qualche consiglio”. Si parla poi della stella della Francia Kylian Mbappé: “Giocherà un grande Europeo. È un super giocatore e lo dimostra da tanti anni. È un ottimo capitano e come uomo, un esempio dentro e fuori dal campo”. Il discorso scivola anche sulla politica con la Francia chiamata a votare dopo lo scioglimento delle assemblee parlamentari da parte del presidente Macron: “Tutti dobbiamo andare a votare, dai giovani agli anziani. È qualcosa di molto importante che riguarda tutti noi”.

Il 37enne Giroud: ok papà, ma non chiamatelo nonno

Trentasette anni e non sentirli. Giroud, il veterano dei Bleus, è ancora lì, pronto a dare il suo contribuito all’assalto alla coppa. In un’intervista Mbappé lo ha definito il “papà” del gruppo. E l’ormai ex Milan la prende col sorriso: “Meno male che non ha detto nonno. Però è vero: ho questo ruolo di fratello maggiore o anche di papà rispetto ai più giovani. Non mi sento fuori tempo: nella mia testa sono più giovane della mia età”. Anche per lui si prospetta un esordio in panchina: “È un po’ la storia della mia carriera. Ma quando ero con le spalle al muro, all’Arsenal o al Chelsea, sono sempre riuscito a rialzarmi. Bisogna sempre mantenere il giusto stato d’animo”.

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