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Inter, Inzaghi non si fida del Benfica e risponde alle critiche di Sacchi

Vigilia di Champions per l'Inter, che ospita il Benfica a San Siro: il tecnico nerazzurro invita a non sottovalutare i portoghesi e replica ai giudizi taglienti dell'ex Ct.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Prima stagionale a San Siro in Champions per l’Inter. Arriva il Benfica e sono dolci i ricordi per i tifosi nerazzurri: qualche mese fa, nei quarti di finale, l’Inter fece un sol boccone dei portoghesi, guadagnando il biglietto per la doppia sfida col Milan. Adesso però Simone Inzaghi mette tutti in guardia: la partita è di quelle toste, contro un avversario forte, equilibrato, che si conosce a memoria e che rispetto all’anno scorso ha un Di Maria in più.

Inter, Inzaghi non si fida del Benfica

Così Inzaghi in conferenza stampa:

Il Benfica gioca ad altissima intensità, ha vinto tutte le partite in campionato eccetto una, proprio come noi. Ha già vinto la Supercoppa e ha mantenuto inalterato allenatore e ossatura di squadra. Ho visto la prima partita, ha perso col Salisburgo giocando in dieci contro undici dal 15′, ma avrebbe meritato un altro risultato. Qualcosa è cambiato rispetto allo scorso anno, con giocatori come Di Maria che aggiungono ulteriore qualità. Dovremo fare una partita molto intensa, sarà un gruppo molto equilibrato e l’avevo detto alla vigilia. Il Real Sociedad, come il Newcastle, era la squadra di quarta fascia che tutti volevano evitare”.

Tra i nerazzurri recupera Cuadrado

Una partita che l’Inter giocherà con una freccia in più al suo arco:

Cuadrado si è allenato oggi, aveva una tendinite e ha fatto il primo allenamento in gruppo dal Milan. È convocato, poi farò delle valutazioni sul suo impiego dall’inizio: di certo per noi è un calciatore importantissimo. Frattesi e Sensi? Non ci saranno. Il primo speriamo di riaverlo per il Bologna, il secondo dopo la sosta. Frattesi abbiamo preferito non rischiarlo, meglio perderlo per due partite che rischiare di incappare in un problema più grosso”.

Inzaghi elogia lo spirito di gruppo dei suoi

L’arma in più dell’Inter, secondo Inzaghi, è lo spirito di gruppo. A cominciare dall’amore per i colori nerazzurri del giocatore al momento più ispirato, Lautaro:

“Lui è stato fantastico nei primi due anni con me, ma il calciatore lo conoscete tutti, l’uomo forse meno: posso assicurare che ha un impegno totale tutti i giorni e che sente dentro di sé un massimo senso di appartenenza nell’Inter, che fa la differenza. La cosa più bella da vedere è come stanno insieme i ragazzi da metà luglio. Tutti vogliono mettermi in difficoltà nelle scelte e questo mi piace tantissimo”.

L’allenatore dell’Inter risponde ad Arrigo Sacchi

Infine una replica ad Arrigo Sacchi, che in uno dei suoi ultimi giudizi aveva parlato di Inter spinta dai singoli più che dal collettivo:

Abbiamo vedute diverse sull’Inter, però tutti quanti possono esprimere il proprio giudizio. Io sono soddisfatto del mio percorso e di quello che mi stanno dando i ragazzi, in due anni e mezzo abbiamo fatto buone cose”.

Calhanoglu: i retroscena su Schmidt e Montella

Con Inzaghi in conferenza anche Hakan Calhanoglu, che ha raccontato due retroscena interessanti su Schmidt, tecnico del Benfica, e su Montella, neo Ct della Turchia:

“Schmidt lo conosco, è l’allenatore che ho avuto per tre anni a Leverkusen e non vedo l’ora di affrontarlo. Prima della finale mi ha inviato un sms augurandomi la vittoria. Montella? Ci ho parlato dopo la nomina, voleva avere un feedback della nazionale. Anche a lui sono molto legato, l’ho avuto il primo anno al Milan e lo conosco bene”.

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