Il difensore della Nazionale italiana Leonardo Bonucci è tornato sulla polemica del pullman scoperto in un’intervista a Il Foglio. Nella giornata di mercoledì il prefetto di Roma Matteo Piantedosi aveva puntato il dito contro il centrale della Juventus e il capitano degli Azzurri Giorgio Chiellini per la sfilata sul bus per le vie di Roma, che precedentemente non era stata autorizzata.
Bonucci ha risposto attaccando: “Scaricare le colpe sui giocatori è semplicistico e molto italiano. Le autorità hanno acconsentito all’utilizzo del pullman scoperto dicendo che sarebbero state in grado di gestire la situazione”.
“L’intera delegazione ha chiesto il pullman scoperto e siccome quello coperto, a prescindere era stato bloccato dalla folla già in strada e sarebbe comunque stato limitato nel passaggio a seguire, le autorità hanno acconsentito“, ha continuato il giocatore campione d’Europa.
“Noi non ci permetteremmo mai e poi mai di sostituirci alle autorità competenti, che immagino abbiano fatto le loro dovute valutazioni, prima di quanto avvenuto in piazza del Popolo la sera prima, e poi con il nostro passaggio in città”.
Mercoledì, la Figc si era difesa con una nota ufficiale: “Il rientro su Roma è stato previsto solo dopo aver ricevuto i graditi inviti da parte del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio dei Ministri; all’arrivo davanti Palazzo Chigi, ritenuto che la situazione non fosse più gestibile in quanto il bus coperto non aveva dissuaso i tifosi dal cingere in tutti i modi la delegazione italiana, reiteravamo ancora la richiesta, a questo punto condivisa dalle istituzioni, per un breve tragitto con il bus scoperto, anche nell’ottica di tutela dell’incolumità dei calciatori e per non deludere le migliaia di persone che si erano già riversate nel centro della Capitale nelle ore precedenti a questo incontro”.