Luciano Spalletti non ha dubbi: nonostante l’errore contro la Macedonia del Nord Gigio Donnarumma sarà ancora il portiere dell’Italia nella gara di domani sera a San Siro contro l’Ucraina, un match dall’importanza vitale per la qualificazione al prossimo Europeo. In conferenza il c.t. ha smentito il no di Marco Verratti alla convocazione in Nazionale e spiegato il suo piano per gli azzurri: una squadra compatta, dalla rosa non larghissima, costruita anche con scelte “feroci”.
- Italia, Spalletti conferma Donnarumma
- Italia, Spalletti e la formazione anti-Ucraina
- Italia, Spalletti smentisce il no di Verratti alla convocazione
- Italia, Spalletti e il pericolo Ucraina
- Italia, per Spalletti vuole una Nazionale dal gruppo compatto
- Italia, Di Lorenzo e i paragoni col Napoli di Spalletti
Italia, Spalletti conferma Donnarumma
Nella conferenza stampa pre-gara Luciano Spalletti toglie subito ogni dubbio riguardante il portiere dell’Italia nella delicata sfida di domani sera a San Siro contro l’Ucraina, valida per la qualificazione all’Europeo: nonostante l’errore contro la Macedonia del Nord, Gigio Donnarumma sarà ancora tra i pali. “Donnarumma sarà titolare – le parole del c.t. -. Il ruolo del portiere paga sempre carissimo. A lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che ha bruciato le tappe. Gli è stato donato questo talento, noi abbiamo fatto fatica per emergere mentre a lui è stato donato. È come aspettato al varco per andarlo a colpire. Purtroppo si ragiona così. È normale commettere errori, se di errori si vuol parlare, ma bisogna stare attenti: i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è donato altrimenti diventa presunzione, se non ci si lavora. A volte alcuni ragazzi si perdono in cose che non fanno parte della professionalità e quando sbagliano è difficile difenderli”. Spalletti poi si lascia andare a una battuta contro il clima al veleno attorno alla Nazionale. “C’è come un desiderio segreto di fare questi attacchi, a volte l’ho fatto anche io. Sono partito dagli allievi regionali dell’Empoli e quanta fatica per arrivare dove sono adesso…”.
Italia, Spalletti e la formazione anti-Ucraina
Per il resto della formazione anti-Ucraina, Spalletti non si sbilancia. “Dobbiamo ancora fare l’allenamento… Ho difficoltà oggettiva oggi. Un paio non ci saranno perché li abbiamo mandati a casa”, dice il c.t. riferendosi a Politano e Mancini, che hanno abbandonato il ritiro. “Per forza dobbiamo battere tutti – dice Spalletti della gara d domani -. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere ogni partita, è evidente, ci deve essere il piacere dell’azzurro nel vederci giocare. Dobbiamo lavorare in questa direzione, fare un buon calcio, che là non abbiamo fatto”. Il riferimento è all’1-1 di Skopje, maturato secondo il c.t. anche a causa delle pessime condizioni del campo. “Siamo dispiaciuti, i ragazzi per primi. Quando sono entrato nello spogliatoio era evidente che c’era dispiacere per il risultato. Ma in Macedonia il campo era penalizzante, non si può non dire. C’era difficoltà a stare in piedi in alcuni momenti. Per noi e per loro? No, noi volevamo fare la partita, è più facile per chi vuole difendersi. A testimonianza di questo ci sono le parole di Elmas che ha detto parole da professionista vero”.
Italia, Spalletti smentisce il no di Verratti alla convocazione
Spalletti smentisce poi la notizia secondo cui Marco Verratti avrebbe rifiutato la convocazione in Nazionale. “Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato. Lui l’ho chiamato e non mi sembra che abbia detto così. Mi ha detto che gli faceva piacere aver ricevuto la chiamata e che avrebbe voluto dare una mano anche da lontano. Anche Bonucci mi ha detto così. Me l’hanno detto tutti coloro con cui ho parlato. Ho parlato anche con alcuni allenatori, alcuni non mi hanno risposto magari non conoscono il mio numero (ride, ndr) ma si cerca di fare una gestione più coinvolgente possibile”, le parole del c.t. dell’Italia.
Italia, Spalletti e il pericolo Ucraina
Spalletti spiega poi di non aver nulla da chiedere al pubblico di San Siro (“siamo noi che dobbiamo meritare il comportamento dei tifosi”, dice) e spiega che l’Ucraina è “più organizzata della Macedonia”. “Noi dobbiamo essere bravi a fare questo – le parole del c.t. -: loro vorranno fare la partita sulle ripartenze cattive, basta guardare il gol che hanno fatto all’Inghilterra. Bisogna fare una buona fase di possesso per ritargliarci lo spazio in questi spazi angusti e stretti per andarci a giocare dentro”.
Italia, per Spalletti vuole una Nazionale dal gruppo compatto
Infine Spalletti prova a fare il punto sull’Italia che ha in mente, quella a cui vuole lavorare. “Io penso di avere una squadra fortissima – afferma il c.t. -. Dobbiamo essere Nazionale compatta e con dei valori: quando abbiamo vinto con una Nazionale fortissima, la squadra era una squadra di amici, unita e compatta, con il piacere di frequentare non uno spogliatoio ma la stanza azzurra. Noi abbiamo vinto con calciatori fortissimi ma compatti, un gruppo di calciatori corretto. Questo è anche il nostro progetto. Io parlo con il presidente e la Federazione e questo è il mio progetto: avere una rosa non larghissima, chiamare giocatori anche giovani come faceva Mancini”. Una rosa non larghissima che sarà il frutto di scelte difficile. “Nelle mie scelte farò calciatori contenti e scontenti ma saranno sempre per il bene della Nazionale – conclude Spalletti -. Non lo dico io, lo dice la mia storia. Anche quando facevo casino con un singolo era sempre per il bene della squadra. Ora che sono c.t. sarò ferocissimo in queste scelte per il bene della Nazionale”.
Italia, Di Lorenzo e i paragoni col Napoli di Spalletti
Prima di Spalletti era stato Giovanni Di Lorenzo, in conferenza stampa, a fare il punto sul morale degli azzurri dopo il deludente pareggio di Skopje. “Lo spirito è quello giusto – ha detto il capitano del Napoli -. Siamo dispiaciuti per il pari dell’altra sera, serviva partire con una vittoria ma la squadra sta bene e siamo pronto per questa partita importante per andare avanti”. E sul gioco della Nazionale, Di Lorenzo chiede di non pensare al Napoli dello scorso anno. “Non dobbiamo fare paragoni e aspettarci il gioco fatto a Napoli. Il mister ha un’idea di gioco e di una squadra coraggiosa, anche qui possiamo mettere in pratica quest’idea. Siamo una squadra forte e con qualità. La disponibilità è alla base di tutto, dobbiamo essere bravi a metterla in campo”. Infine Di Lorenzo chiude il caso capitano: “Penso che Immobile sia un grande calciatore e una grande persona: è il capitano perfetto per noi. Giusto che la fascia sia sua”.