Una giornata speciale per Luciano Spalletti. La vigilia di Italia-Macedonia del Nord è stata anche l’occasione di chiudere finalmente il capitolo “litigio” con Francesco Totti. L’allenatore si augura ora di chiudere il cerchio che per l’Italia significherebbe mettere praticamente in cassaforte la qualificazione ad Euro 2024.
La pace con Francesco Totti
Ovviamente una parte della conferenza è stata dedicata all’incontro con Francesco Totti avvenuto al Bambin Gesù di Roma, in quello che è stato un momento molto atteso anche per tanti tifosi della Roma.
Al Bambin Gesù è stato creato questo momento di vita davvero toccante. C’ero già stato con Francesco e sono stato felice di essere tornato a salutare i bambini. Ogni volta che ci vado mi sembra di donare uno e ricevere mille. Quando entriamo nelle stanze diventano con gli occhi di mille colori perché ti vedono come un supereroe ma sono loro che hanno il potere di donarti questa sensazione di amore.
Per questo motivo è stato ancora più ballare fare quell’abbraccio in quella situazione. E’ stato un capitolo entusiasmante della mia storia di allenatore. Con lui ho fatto uno dei giri più belli su questa giostra da lunapark che è il calcio. L’ho visto fare giocate e lo devo ringraziare per le giocate incredibili che mi ha fatto vedere. Per questo non hao mai smesso di abbracciarlo. Noi dipendiamo dalle qualità dei giocatori e io ho avuto tanti vantaggi ad aver allenato un calciatore come Totti.
Italia, infortuni e imprevisti
Spalletti contro la Macedonia dovrà fare a meno di qualche pedina importante come Bastoni ma in conferenza stampa non cerca alibi o scuse in vista di un impegno fondamentale per la qualificazione. “Siamo abituati a queste situazioni. C’è anche una fatica psicologica che intossica i muscoli. Giocando tutte queste partite si rischia di essere un po’ in automatico. Non è detto però che si gioca tante partite e ci si infortuna per forza”.
Italia-Macedonia del Nord: dove vedere la partita
Spalletti chiama a raccolta l’Olimpico
Sarà un match fondamentale contro Elmas e i suoi compagni di squadra e Luciano Spalletti avverte dei rischi possibili: “La Macedonia è una squadra di tutto rispetto. Non bisogna essere rigidi. Elmas sa fare tutte e due le cose, può trovare verticalizzazioni nel gioco stretto. Noi dobbiamo avere equilibrio”.
Ma un aiuto in più come il pubblico dell’Olimpico non guasta: “Per me vedere l’Olimpico pieno è come l’arcobaleno. E’ una roba bellissima per tutti i momenti emozionanti che ho passato su quella panchina. Di titoli non abbiamo vinti molti ma il livello di calcio è un titolo di cui puoi godere sempre. Rivedere l’Olimpico con 54mila persona è una cosa che tocca solo a quelli fortunati come noi”.