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La classifica senza errori arbitrali: sesta giornata, derby di fuoco

Polemiche roventi per la direzione di gara di Guida in Lazio-Roma: un paio di sviste evidenti, ma da una parte e dall'altra. Ok gli altri fischietti.

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Sono le polemiche per la direzione di gara di Guida all‘Olimpico a segnare la sesta giornata di campionato. Un turno tutto sommato positivo per gli arbitri, autori di pochi errori, nessuno determinante. A rubare la scena, però, è il ricco corollario di veleni e recriminazioni legato a Lazio-Roma. Un derby di fuoco sotto ogni punto di vista, segnato da sviste e decisioni dubbie da una parte e dell’altra.

Guida, quanti pasticci in Lazio-Roma

Tre, essenzialmente, gli episodi chiave della stracittadina della Capitale. Il primo è il contatto Zaniolo-Hysaj in area biancoceleste: il romanista reclama il rigore, sul prosieguo dell’azione arriva addirittura il raddoppio di Pedro. È rigore? Forse. Per l’ex arbitro Marelli, tanto per dire, non lo è. In ogni caso non si può parlare di chiaro ed evidente errore perché Guida vede perfettamente l’episodio e giudica di conseguenza, il Var non ha spazio di intervento. Sbaglia invece senza dubbio Guida quando non espelle Leiva per somma di ammonizioni a inizio ripresa e anche quando concede il rigore alla Roma per un fallo di Akpa-Akpro su Zaniolo che non c’è. Due errori gravi, da una parte e dall’altra, e un episodio dubbio: alla fine Guida scontenta tutti, ma non penalizza nessuno.

Le altre partite della sesta di campionato

Per il resto, poco da segnalare nelle altre gare di giornata. Maresca giudica bene sia in occasione del rigore concesso all’Inter – mani di Demiral – sia sull’annullamento del gol a Piccoli, con pallone nettamente fuori dal campo sul rinvio di Handanovic. Nessun errore di Ayroldi in Juventus-Sampdoria, molto bene Piccinini in Napoli-Cagliari. Sufficiente anche la direzione di gara di Manganiello in Spezia-Milan, partita assai delicata.

La classifica senza errori arbitrali

Ecco la classifica del campionato di serie A al netto degli errori determinanti dei fischietti: Milan, Napoli 16 punti; Inter 14 punti; Atalanta 13; Roma, Fiorentina 12; Lazio 11; Juventus 9; Torino 8; Sassuolo, Udinese, Bologna, Empoli 7; Verona, Sampdoria 5; Spezia, Venezia, Genoa 4; Cagliari 2; Salernitana 1.

E la classifica reale

Ecco invece la graduatoria reale del campionato (tra parentesi i punti in più e in meno dovuti a sviste o errori): Napoli (+2) 18 punti; Milan 16; Inter 14; Roma, Fiorentina 12; Atalanta (-2), Lazio 11; Empoli (+2) 9; Juventus (-1), Torino, Bologna (+1) 8; Sassuolo, Udinese 7; Genoa (-1), Verona, Sampdoria 5; Spezia, Venezia 4; Cagliari 2; Salernitana 1.

IL REGOLAMENTO

Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc. 

Albo d’oro campionato senza errori arbitrali Virgilio Sport

2019-20: Inter

2020-21: Inter

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