Che fine ha fatto il Napoli che ha chiuso lo scorso campionato con un vantaggio extralarge sulla seconda in classifica, giocando un calcio spumeggiante e mettendo in mostra i suoi grandi campioni? Se lo chiedono i tifosi azzurri, se lo chiede soprattutto il presidente Aurelio De Laurentiis. Se il ko con la Lazio poteva essere considerato uno spiacevole incidente di percorso, il pareggio acciuffato per i capelli in casa del Genoa ha confermato che sì, c’è qualcosa che non va. Il lavoro di Spalletti sembra essersi volatilizzato in poche settimane. E il ritardo in classifica dalla vetta è già consistente.
- Che fine ha fatto il Napoli? De Laurentiis inquieto
- Napoli, la reazione del presidente dopo il Genoa
- Garcia scelto da De Laurentiis con convinzione
- Il confronto tra Garcia e squadra a Castel Volturno
Che fine ha fatto il Napoli? De Laurentiis inquieto
De Laurentiis ha assistito con inquietudine alla prestazione degli azzurri a Marassi. Non ha potuto fare a meno di notare gli evidenti passi indietro sotto il profilo del gioco, ma anche della qualità delle giocate dei singoli. Il Napoli ha fatto il primo tiro in porta dopo 72′ con Kvaratskhelia, in precedenza aveva subito due gol sugli sviluppi di calcio d’angolo: Garcia, dopo anni di difesa a zona, ha chiesto ai suoi di difendere a uomo in queste circostanze. Osimhen? Quasi un fantasma. Lo stesso Kvara, sostituito a un minuto dal termine da Zerbin – il georgiano l’ha presa male e ha apertamente contestato la decisione del tecnico – non aveva combinato granché.
Napoli, la reazione del presidente dopo il Genoa
Come scrive Antonio Corbo su Repubblica, il presidente del Napoli sabato sera “era furibondo”. E ancora: “Si sente vittima di Garcia e della squadra”. De Laurentiis, ovviamente, fin qui non è stato a guardare: “Li martella di consigli, giudizi, ordini. Teme forse che non lo ascoltino. Non basta neanche pensare che tutto dipenda dal cambio di allenatore, perché forse sarebbe andata così anche se fosse rimasto Spalletti“. I motivi di insoddisfazione sono tanti e alle porte c’è il debutto in Champions: mercoledì c’è il Braga, poi al Maradona è atteso il Real Madrid di un altro allenatore che ha tradito le aspettative di De Laurentiis: Ancelotti.
Garcia scelto da De Laurentiis con convinzione
Il presidente del Napoli sa che è cruciale per la sua squadra chiudere tra le prime quattro in campionato. Sa anche che una grande Champions potrebbe consentire al Napoli di superare nel ranking la Juventus e guadagnare il diritto a disputare il prossimo, lucrosissimo, Mondiale per club della Fifa. Ma le premesse non sono buone. In squadra ci sono tanti scontenti – Osimhen non ha rinnovato, Zielinski neppure, lo stesso Kvara si aspettava un ritocco: guadagna appena un milione di euro a stagione – e Garcia non sembra aver fatto breccia nel cuore dei calciatori. Garcia che De Laurentiis ha scelto al termine di un casting riguardante 40 candidati, non più tardi di tre mesi fa.
Il confronto tra Garcia e squadra a Castel Volturno
A proposito di Garcia, il Corriere dello Sport riporta di un confronto a Castel Volturno tra il tecnico francese e la squadra nell’allenamento successivo al pari di Marassi. Al termine della partita l’allenatore aveva parlato di mancanza di grinta e di attenzione, soprattutto nella prima parte di gara. Di questo ha discusso coi calciatori, una chiacchierata dai toni sereni durata una ventina di minuti. Un confronto libero e aperto, ma che a quanto pare non ha portato all’individuazione delle ragioni dei problemi della squadra. Si attende con ansia una risposta positiva in Champions. E dopo il Braga ci sarà un’altra trasferta difficile: Bologna.