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Napoli, Mazzarri: "Con Osimhen devo parlare". Le parole sul Genoa, i nuovi acquisti e la rimonta Champions

L'allenatore del Napoli fa il punto della situazione prima della partita col Genoa: la decisione sull'impiego di Osimhen, rientrato in ritardo dall'Africa.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Anche contro il Genoa saranno in cinquantamila. La classifica deficitaria e la confusione che ha annebbiato le idee al presidente De Laurentiis dopo l’addio di Spalletti e Giuntoli non hanno spento la passione dei tifosi del Napoli. È a loro che si appella Walter Mazzarri per dare l’assalto ai tre punti, più che a Victor Osimhen, il campione rientrato affannosamente e tra i tormenti dall’Africa. Molto probabilmente lo spedirà in panchina, ma prima intende scambiare quattro chiacchiere con lui.

Napoli, Mazzarri e il discorsetto a Osimhen

Il tecnico del Napoli chiarisce come si comporterà con l’attaccante: “Oggi parlerò con Osimhen, l’ho sentito spesso anche quando era in Coppa d’Africa. Vediamo come sta e quanto potrà dare domani. L’ultima volta che è rientrato dalla Nazionale è tornato spappolato, scusate il termine nudo e crudo. I compagni invece hanno lavorato bene negli ultimi tre giorni e vanno rispettati. Lui ha giocato tanto e fatto un lungo viaggio, ecco perché dovrò valutare tutto con attenzione”.

La questione modulo: il chiarimento del tecnico

Capitolo modulo: il Napoli sembra non aver più una sua identità, ma per Mazzarri questo può diventare addirittura un vantaggio. “A Coverciano è considerata una delle innovazioni più importanti, per non dare vantaggi tanti allenatori riescono a cambiare modulo in corsa”, spiega. “Io nelle scorse settimane ho lavorato su tre moduli, uno degli obiettivi era di mettere nelle condizioni Kvara di liberarsi maggiormente dalle marcature. Ci è riuscito col Verona, secondo me ha fatto bene anche col Milan. Non dirò come partiremo col Genoa, l’importante è saper cambiare pelle a partita in corso. A San Siro non meritavamo di perdere, giocando bene sia col primo che col secondo modulo”.

Napoli, Mazzarri pensa alla rimonta Champions

Il gap da colmare è ampio ma per Mazzarri il Napoli può farcela: “Atalanta e Bologna devono venire qua, possiamo far meglio anche fuori casa. Adesso abbiamo tutti a disposizione, c’è maggior fiducia di poter fare risultato ovunque. Anche i ragazzi soffrono perché non riescono a fare le cose dell’anno scorso, devono capire che sono tutte finali d’ora in avanti. Da quando sono qui non abbiamo raccolto per quanto fatto. Con l’Atalanta siamo partiti bene, abbiamo perso Olivera, Elmas. Abbiamo fatto tante buone gare, tranne probabilmente una a Torino, per colpa mia. Finora a parte col Monza tutte le partite alla portata siamo riusciti a farle nostre e il calendario può aiutarci. Spero che il pubblico ci dia una mano”.

Mazzarri e le voci sull’esonero dopo il ko col Milan

In settimana si è parlato a lungo anche di possibile terzo cambio in panchina per il Napoli: “Ci sono persone un po’ represse che non riescono a rientrare nel calcio e che qualcosa la dicono”, la replica piccata di Mazzarri. “Dopo il Milan ho letto critiche che condivido e altre per cui mi sono fatto una risata. Sono focalizzato solo sulla prossima partita. Il Genoa ha giocatori importanti, da Malinovskyi e Messias, sarà complicata ma dobbiamo portarla a casa.

I nuovi arrivati e la difficoltà del Napoli a far gol

Infine sul mal di gol: “Ne subiamo anche meno rispetto alla situazione che ho trovato al mio arrivo. Non sono preoccupato perché le occasioni sono fioccate in molte partite e non siamo riusciti a concretizzarle. È mancata la lucidità, il cinismo, la concretezza. Più spazio a Lindstrom? Per me lui dà il meglio quando gioca nel ruolo di Kvara. Per far giocare lui dovrei spostare Kvara e stiamo studiando soluzioni. Anche Traoré è cresciuto, quando è arrivato non era in condizione di giocare. Ora ha 45-60 minuti nelle gambe, è una mezzala sinistra, il ruolo di Zielinski e di Elmas. Natan? È stato due mesi fermo, è con noi da due settimane ed è a buon punto. Su Meret invece devo parlarne col preparatore dei portieri“.

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