Carlo Ancelotti è tornato sul luogo del delitto. Poco meno di quattro anni fa, mezz’ora dopo aver portato il Napoli agli ottavi di Champions (4-0 al Genk) il tecnico di Reggiolo fu esonerato da Aurelio De Laurentiis, che chiamò Rino Gattuso al suo posto. Oggi a Fuorigrotta ha vinto una partita meravigliosa, avvincente e rocambolesca, alla guida del Real Madrid. E ha trovato pure un motivo per recriminare.
- Napoli-Real Madrid, l'analisi di Ancelotti
- Carletto: "In Champions certi rigori non si danno"
- Ancelotti, le sue stelle e la gabbia su Osimhen
Napoli-Real Madrid, l’analisi di Ancelotti
A fine gara, davanti ai microfoni di Sky, Ancelotti ha analizzato il match del Maradona:
“È stata una partita difficile, combattuta. Non siamo partiti bene, poi abbiamo cominciato a giocare e siamo stati molto pericolosi nel primo tempo. Abbiamo un po’ sofferto dopo il rigore e a quel punto è stato difficile. L’entrata di Modric ci ha dato l’opportunità di controllare il gioco e di portare a casa una vittoria importante, contro una squadra forte come il Napoli”.
Carletto: “In Champions certi rigori non si danno”
Dalle analisi alle recriminazioni. Ancelotti, infatti, ha avuto qualcosa da ridire all’arbitro, il francese Turpin, per il rigore concesso agli azzurri tocco un tocco a braccia larghe di Nacho in area:
“Il regolamento dice che dopo un rimbalzo non è rigore. Gliel’ho detto all’arbitro, sono penalty che non si danno, soprattutto in Champions”.
Nessuna parola da parte del tecnico del Real Madrid, invece, sul calcio d’angolo che ha originato il definitivo 2-3 su tiro di Valverde: tanti i dubbi per una spinta subita da Olivera, non rilevata dal direttore di gara.
Ancelotti, le sue stelle e la gabbia su Osimhen
I pensieri più dolci di Ancelotti? Per i suoi pupilli, da Valverde a Bellingham:
“Autogol di Meret? Mi viene da ridere, è stata una grandissima prodezza di Valverde, che tra le sue qualità ha anche questo tiro formidabile. Bellingham? Di lui stupisce che abbia vent’anni, sta mostrando di avere personalità e carattere”.
Infine Carletto ha spiegato come è riuscito a ingabbiare Osimhen:
“Sui cross abbiamo sofferto, d’altro canto con uno come lui in attacco è difficile non soffrire sui palloni aerei. Gli ho messo Rudiger attaccato, con un compagno pronto a raddoppiare. È andata bene”.