Giovanni Simeone arrivò al Napoli con un grande unico obiettivo: quello di giocare e segnare in Champions League. Lo realizzò al primo tentativo in più contro un avversario come il Liverpool. Adesso l’asticella per il centravanti argentino si è chiaramente alzata, sebbene la competizione nella quale godere resti sempre la stessa. Il Cholito ha raccontato il suo sogno nel corso di un’intervista rilasciata a Marca e vi diciamo subito che c’entra il match contro il Real Madrid in programma domani sera.
- Lo scudetto e la pazzia di giocare a Napoli
- La concorrenza e il poco spazio. Il Cholito è paziente ma ambizioso
- L'importanza di segnare al Real per un tifoso dell'Atletico
- Il presidente passionale e la voglia di farlo esultare
Lo scudetto e la pazzia di giocare a Napoli
Prima di tutto, però, è impossibile non partire dallo scudetto per certi versi inaspettato dello scorso anno. “Abbiamo fatto qualcosa di storico – racconta Giovanni Simeone – la mente può giocare brutti scherzi facendoti rilassare o credere sia stato tutto semplice. Chi ci gioca contro ora sa che affronta i campioni d’Italia e vuole batterci a tutti i costi“. D’altra parte Napoli significa passione ed è impossibile non metterla quando si gioca qui: “Bisogna essere altrettanto pazzi per il calcio per poter capire e giocare in una squadra così. Per la passione e la sensazione di vivere ogni partita come se fosse l’ultima“.
La concorrenza e il poco spazio. Il Cholito è paziente ma ambizioso
Per Simeone non è semplice stare nel Napoli, dove di spazio per lui ce n’è davvero poco. “Occorre pazienza – dice il Cholito – vedo cose che possono essere migliorate e questo mi motiva, con una squadra forte e colleghi da cui imparo“. La concorrenza non manca: “Ovviamente abbiamo Osimhen e Raspadori, due attaccanti molto bravi, con caratteristiche diverse dalle mie. Ma sono pronto a mettere in difficoltà l’allenatore. Ovviamente voglio sempre giocare di più e segnare più gol perché sono ambizioso“.
L’importanza di segnare al Real per un tifoso dell’Atletico
Segnare al Real Madrid sarebbe bello anche se per Giovanni Simeone definirlo sogno sarebbe eccessivo: “Sogno è segnare in una finale di Champions e vincerla“. Ma aggiunge: “Segnare al Bernabéu sarebbe un obiettivo per la mia carriera, per la mia vita e per poter dimostrare a me stesso e alla squadra che siamo forti e una delle migliori squadre d’Europa“. Per il figlio del Cholo, poi, con i Blancos è sempre un derby data la fede colchonera della famiglia.
Il presidente passionale e la voglia di farlo esultare
Infine, parole anche per il presidente Aurelio De Laurentiis definito passionale dall’intervistatore: “Molte volte il presidente rispecchia anche un po’ i tifosi della squadra e della città. Mi piace che il presidente sia anche quel pazzo che esulta per un gol. È un tifoso e qualcuno che gioca un ruolo molto importante per il club. Se così fosse, ne sarei felice“. Non resta che dargli un motivo per permettergli di gioire. Anche perché il calcio nella famiglia Simeone è sacro: “Ne parliamo 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno“.