E’ arrivato il momento di presentazioni in casa Napoli anche per i giocatori. Dopo la conferenza del neo tecnico Antonio Conte, ora tocca a Leonardo Spinazzola che però ha già esordito alla grande con gli azzurri in amichevole segnando proprio il primo gol della nuova stagione 2024-25. Dopo cinque anni in giallorosso, il neo laterale sinistro a tutta fascia del Napoli è pronto a ripartire ed a lasciarsi alle spalle i tanti infortuni subiti in passato. Perché ha scelto Napoli, il rapporto con Conte e la possibilità di rincontrare Lukaku: queste le sue parole in conferenza stampa.
- Spinazzola, aspettiamo ancora per Lukaku a Napoli
- Spinazzola, perché ho accettato il Napoli
- Spinazzola racconta rapporto con Conte
- Spinazzola spiega analogie e differenza tra Napoli e Roma
- De Laurentiis svicola su Osimhen e cita Angelina Mango
Spinazzola, aspettiamo ancora per Lukaku a Napoli
Con Osimhen in uscita dal Napoli, dopo l’offerta monstre del PSG che però non arriva a pagare la clausola, prende sempre più piede l’idea Lukaku per l’attacco dei partenopei. Il belga potrebbe quindi rincontrare il suo ex compagno giallorosso, da luglio in azzurro: “Ci sentiamo spesso, anche durante gli Europei, è stato un mio compagno, è un mio amico, abbiamo un grande rapporto. Ma non abbiamo parlato di Napoli. Aspettiamo…”.
Spinazzola, perché ho accettato il Napoli
“Sono sicuro di togliermi qui ancora tante soddisfazioni“. Esordisce così Leonardo Spinazzola sui motivi che l’hanno convinto ad accettare l’offerta del Napoli, dopo la scadenza del suo contratto alla Roma, ma non solo: “L’impatto con la città di Napoli è stato molto bello, mio figlio già seguiva Maradona ed è sempre stato molto curioso sulla storia del calcio ed infatti mi ha chiesto la maglia di Diego. Ho scelto Napoli perché sono convinto che posso dare ancora tanto. Quest’anno ci possiamo divertire e possiamo dar fastidio a tante squadre. Anche il mister Conte è stato chiaro dal primo giorno: dobbiamo chiudere nell’armadio chiuso l’annata precedente per non ripetere gli stessi errori, ma ha anche detto che questo è un altro anno. Dobbiamo spingere e mentalmente resettare tutto e andare forte”.
Spinazzola racconta rapporto con Conte
Tra i motivi che l’hanno spinto ad accettare il Napoli Spinazzola, che ieri è stato tra i migliori, ammette che c’è stato di sicuro il fattore-Conte: “Era da tanto che dovevamo incontrarci, ci sentiamo da tempo. Dopo tanti anni siamo qui a lavorare insieme e questo sicuramente ha inciso tanto sulla mia scelta come la squadra che è molto forte. Il mister ci spinge oltre ogni limite, anche una banale tattica diventa una corsa mentale e fisica. Ha dei concetti che sono molto validi. Se ascolti le sue parole e le sue idee sono grandi concetti”
Spinazzola ha poi aggiunto: “Le motivazioni dei miei compagni sono alte. Conte su questo è veramente forte ad alzare ogni giorno sempre di più l’asticella . Dobbiamo pensare ad allenarci, a fare gruppo, a diventare un nucleo, una famiglia. Poi a marzo, aprile vedremo dove staremo e tireremo le somme. Scudetto? Iniziamo a fare gruppo, a faticare anche mentalmente. Di sicuro daremo fastidio a tante squadre”.
Spinazzola spiega analogie e differenza tra Napoli e Roma
Quali sono le differenze con gli allenamenti alla Roma? Lo spiega Spinazzola: “C’è più tattica con Conte, riconosco un gioco più simile a Gasperini per concetti. A Roma con Mourinho usavamo molto il 3-5-2 e non il 3-4-3 classico”.
De Laurentiis svicola su Osimhen e cita Angelina Mango
Oggi ha parlato, sia pur solo per pochi minuti, anche Aurelio De Laurentiis. Il presidente voleva fare solo un saluto ai tifosi, ma poi si è fermato con i cronisti. Dopo un moto di fastidio e nessuna risposta sul futuro di Victor Osimhen il patron ha detto: “L’entusiasmo dei napoletani non è una novità. Le stagioni sono tutte difficili e poi, sai cosa c’è di nuovo, che ogni tanto arriva la noia come dice una canzone (Angelina Mango ndr). Ogni tanto bisogna fare la risemina e c’è la paura di come germoglierà il campo. È un copione mai scritto”. Sull’annata storta da poco terminata il presidente del Napoli risponde così: “Nel calcio chi arriva secondo sembra sempre un fesso. Ma siamo in venti a fare il campionato, che ci sono diciannove fessi e solo uno è bravissimo. Tutti devono competere, ma ci devono mettere la cazzimma. Contento di questo ritiro? Ho iniziato, anzi i miei collaboratori hanno iniziato una bella risemina”.