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Pagelle di Salisburgo-Inter: qualificazione firmata Lautaro, Calhanoglu in affanno, Thuram inesauribile

Top e flop di Salisburgo-Inter, valevole per la 4° giornata dei gironi di Champions League: Lautaro chiude il discorso qualificazione con il rigore regalato da Bidstrup, Thuram è impressionante, Calha e Miki in affanno

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Basta il rigore di Lautaro Martinez all’Inter per superare il Salisburgo e prendersi la qualificazione con due turni d’anticipo, come non accadeva dalla stagione 2004/2005. Missione compiuta, dunque, per l’undici di Inzaghi che soffre il giusto su un terreno non in perfette condizioni, ma tiene botta, non rischia praticamente nulla e si prende il passaggio del turno grazie al suo capitano.

Salisburgo-Inter, la chiave della partita

Dopo il successo di misura di San Siro e consci della vittoria in serata della Real Sociedad contro il Benfica, i nerazzurri approcciano la gara di Salisburgo con il freno a mano un po’ tirato. Il turn over di Simone Inzaghi condiziona l’avvio, con il pressing alto dei padroni di casa che crea più di qualche grattacapo alla retroguardia nerazzurra. I pericoli per Sommer restano, comunque, sporadici. Così, l’occasione migliore è proprio per l’Inter: Thuram scappa via di forza sulla sinistra e mette al centro per Sanchez, il cileno appoggia indietro per Frattesi, ma l’ex Sassuolo apre troppo il piatto e con il corpo all’indietro non inquadra lo specchio di porta.

Rivivi le emozioni della gara dell’Inter in Champions League

Nella ripresa, il copione non cambia, con le due formazioni che faticano a costruire azioni degne di nota. Con il passare dei minuti, il Salisburgo allenta la presa e Inzaghi si gioca i jolly dalla panchina. L’ingresso di Lautaro Martinez vivacizza la manovra nerazzurra e, dopo una conclusione insidiosa dal limite di Asllani, impegna Schlager con una bellissima girata di testa. All’85’, però, arriva l’occasione giusta e, dal dischetto, dopo il tocco ingenuo con la mano di Bidstrup sigla la rete che decide il match e regala una qualificazione sudata, ma meritata.

Inter, che cosa ha funzionato

Difficile non ripetersi, ma ancora una volta è la spinta dalla panchina che permette all’Inter di piegare la resistenza di un buon Salisburgo, ma mai realmente pericoloso. Barella cambia l’Inter, Lautaro è una sentenza e decide il match con un rigore che vale il passaggio del turno con due gare di anticipo. Nota di merito per Marcus Thuram, autore di una prestazione importante, fatta di giocate di qualità, scatti e una personalità immensa.

Inter, che cosa non ha funzionato

Rimandate alcune scelte di Simone Inzaghi in avvio e, paradossalmente, parliamo del mancato turn over per due giocatori fondamentali, come Calhanolgu e Mkhitaryan, decisivi a Bergamo, che dimostrano di avere bisogno di un po’ di riposo. La qualificazione anticipata servirà anche, e soprattutto, a questo. Anche se i nerazzurri punteranno al primo posto e servirà anche l’apporto delle due stelle del centrocampo.

Le pagelle dell’Inter

  • Sommer 6,5: Interventi non incredibili, ma che restituiscono sempre tranquillità a tutta la squadra.
  • Bisseck 6: Partenza timida, in cui rimedia anche un giallo. La timidezza dura una ventina di minuti, poi, il giovane esterno impiegato da braccetto di sinistra si scrolla di dosso la paura e mostra personalità, concedendosi anche interessanti sgroppate in avanti. L’ammonizione porta (in linea con l’Inzaghi pensiero) alla sostituzione all’intervallo. (Dal 46′ De Vrij 6: Ingresso positivo, Konaté prova a metterlo in difficoltà, ma lui non ne sbaglia una).
  • Acerbi 6,5: Attento nelle chiusure, tiene botta opponendosi sempre al meglio all’esuberanza degli attaccanti di casa.
  • Bastoni 6: Fascia da capitano al braccio, soffre un po’, soprattutto nel primo tempo, la vivacità di Simic, ma la sua gara è pienamente sufficiente.
  • Darmian 6,5: Sempre preziosissimo nelle due fasi è il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa.
  • Frattesi 5,5: Costretto spesso ad allargarsi sulla destra, paga il grave errore a un passo dal riposo, quando si divora il gol, sparando alle stelle il pallone servito alla perfezione da Sanchez a centro area, con Schlager a terra e lo specchio di porta spalancato.
  • Calhanoglu 5: Meno preciso che in altre serate… a dir poco. Commette diversi errori tecnici non da lui che rischiano di dare il La alle ripartenze degli austriaci. Il giallo anticipa un’uscita dal campo inevitabile. (Dal 60′ Asllani 6,5: Buon approccio, suo il tiro dal limite che, a un quarto d’ora dal novantesimo, costringe Schlager a un doppio intervento da brividi).
  • Mkhitaryan 5,5: Si vede pochissimo. Il terreno di gioco non in perfette condizioni non aiuta di certo, ma la sua è una serata opaca. (Dal 68′ Barella 6,5: Porta geometrie dialogando al meglio con Thuram e Lautaro. Oltre a unire finalmente centrocampo e attacco, ha il grande merito di effettuare il tiro che Bidstrup devia con il braccio in area).
  • Carlos Augusto 6: Qualche buono spunto in avanti, ma i suoi cross non portano problemi alla retroguardia del Salisburgo. In fase di ripiegamento concede qualcosa. (Dall’86’ Dimarco sv)
  • Thuram 7: Le sue sgasate rappresentano l’arma in più per Inzaghi. Da una di queste, nella prima frazione, arriva l’occasione clamorosa per Frattesi. Raramente perde un duello, vede sfilare all’ultimo un pallone che arriva sul secondo palo e che con un tocco sarebbe potuto valere l’1-0. Nella ripresa non sta fermo un attimo. Manca il gol, ma è un dettaglio in un’altra serata sontuosa e da leader.
  • Sanchez 6: Apparecchia una palla d’oro per Frattesi, che spara alle stelle. La tecnica non manca e lo aiuta a gestire bene un paio di occasioni. Non riesce, però, mai a trovare il guizzo giusto. (Dal 68′ Lautaro 7: Subito nel vivo dell’azione, costringe Schlager al grandissimo intervento con un colpo di testa maestoso. Si presenta sul dischetto dopo l’ingenuità di Bidstrup in area e regala la qualificazione spiazzando Schlager. Infallibile).

Top & Flop Salisburgo

  • Schlager 6,5: Si supera con due interventi importanti su Asllani e Lautaro.
  • Bidstrup 5,5: Dopo una prova tutto sommato positiva, vanifica tutto e condanna i suoi al ko con un ingenuo tocco di mano in area che manda sul dischetto Lautaro Martinez e decide il match in favore dell’Inter.

Salisburgo-Inter: il tabellino del match

Salisburgo-Inter 0-1

Salisburgo (4-4-2): Schlager; Dedic, Baidoo, Pavlovic, Ulmer (46′ Gourna-Douath); Sucic, Bidstrup, Capaldo, Gloukh (87′ Forson); Simic (78′ Ratkov), Konaté (87′ Nene). A disp.: Mantl, Krumrey, Fernando, Diambou, Forson, Morgalla, Nene. All.: Struber

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck (46′ De Vrij), Acerbi, Bastoni; Darmian, Frattesi, Calhanoglu (60′ Asllani), Mkhitaryan (68′ Barella), Carlos Augusto (86′ Dimarco); Thuram, Sanchez (68′ Lautaro). A disp.: Di Gennaro, Audero, Dumfries, Arnautovic, Klaassen, Stabile. All.: Inzaghi

Marcatori: 85′ rig. Lautaro

Arbitro: François Letexier (FRA)

Note: ammoniti: Bissek (I), Calhanoglu (I), Pavlovic (S), Gloukh (S)

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