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Pagelle Svizzera-Italia 2-0: né giganti né eroi, figuraccia Spalletti. Fagioli, Barella e Scamacca disastrosi

L'ennesima rivoluzione di Spalletti si rivela fallimentare: azzurri senza gioco, senza idee e senz'anima. A Berlino tutto facile per la Svizzera: si salva solo Donnarumma.

Pubblicato:

Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Finisce nel peggiore dei modi l’avventura dell’Italia a Euro2024. All’Olympiastadion di Berlino, stadio in cui la Nazionale ha scritto la storia nel 2006, la Svizzera fa ciò che vuole in campo. La squadra di Spalletti non c’è: brutta, senza idee, senza gioco, senz’anima. Un disastro. Gli elvetici si impongono 2-0 e la corsa si conclude agli ottavi. Le pagelle dell’Italia, top e flop della Svizzera e il tabellino del match nella nostra analisi.

Svizzera-Italia, la chiave della partita

Spalletti cambia ancora. Italia con 4-3-3: in difesa c’è Mancini per Calafiori, a centrocampo Fagioli e Cristante con Barella. El Shaarawy e Chiesa larghi nel tridente al servizio di Scamacca, che si riprende la maglia da titolare. Da Sommer a Ndoye: davvero tanta Serie A nel 3-4-2-1 della Svizzera disegnato da Yakin.

Rivivi tutte le emozioni di Svizzera-Italia

Nei primi 30 minuti azzurri lenti, imprecisi e incapaci di completare 3-4 passaggi di fila. Al contrario, elvetici molto determinati e feroci nel pressing. Al 23′ occasionissima per la Svizzera: Embolo beffa Bastoni scattando sul filo del fuorigioco e solo davanti a Donnarumma viene murato da un intervento ancora una volta stratosferico del portierone del Paris Saint-Germain. L’Italia proprio non c’è in campo e al 36′ la squadra di Yakin si porta meritatamente avanti con un inserimento letale del centrocampista del Bologna Freuler. Poi è ancora il turno di Gigio che con la complicità del palo evita il raddoppio sulla punizione velenosa di Rieder.

La speranza è che nell’intervallo arrivi la scossa. E, invece, dopo 32 secondi dall’inizio della ripresa Vargas – dimenticato da tutti – insacca con uno splendido tiro a giro che si spegne nel sette. L’unica fiammata azzurra è in realtà un tentativo di autogol di Schar che con un intervento sciagurato di testa prende il palo. Al 74′ un sussulto: sponda di testa di Zaccagni e palo di Scamacca a pochi centimetri da Sommer. Finisce 2-0 per la Svizzera: Italia fuori agli ottavi.

Italia, un disastro firmato Spalletti

Primo tempo imbarazzante da parte degli azzurri. Quarantacinque minuti di nulla cosmico. E, con tutto il rispetto per la Svizzera, contro non c’era l’Argentina di Leo Messi, il Brasile di Vinicius o un’altra nazionale top. L’ennesima rivoluzione di Spalletti ha finito di confondere le idee a una squadra spaesata, senza idee, senza mordente, senza carattere. Di gran lunga la più brutta Italia di questo Europeo.

Ancora peggio nella ripresa. Altro che scossa, altro che moto d’orgoglio. Dopo esattamente 32 secondi l’Italia incassa pure il raddoppio, concedento a Vargas tutto il tempo del mondo per superare di nuovo l’incolpevole Donnarumma, l’unico a salvarsi.

Domanda: se dopo la Spagna Enrico Mentana ha scritto sui social di “non aver mai visto una Nazionale così brutta, modesta e impaurita” rievocando la sconfitta con la Corea del Nord ai Mondiali del 1966, cosa dirà ora?

Voto a Spalletti: 3. Tante iperboli prima e durante l’Europeo. Paroloni. Ma il verdetto del campo ha sconfessato in modo impietoso – fin dall’esordio con l’Albania – i buoni propositi del ‘ct più allenatore che selezionatore’. Luciano ha seguito la parabola discendente e rovinosa del suo Napoli scudettato: entrambi sono precipitati dal paradiso all’inferno senza passare neppure dal purgatorio. Se per i partenopei ora c’è Conte, cosa riserverà il futuro a Spalletti?

Le pagelle dell’Italia

  • Donnarumma 6,5: Capitano, mio capitano: altro giro e altro miracolo, questa volta prima su Embolo e poi sulla punizione di Rieder. Niente può su Freuler e Vargas.
  • Di Lorenzo 4,5: Vargas non è Nico Williams, ma riesce comunque a dargli il tormento. In occasione del secondo gol elvetico gira a vuoto, come fosse uno spettatore non pagante.
  • Mancini 5: Lascia la sua ‘cattiveria’ agonistica nella capitale: è vero che Freuler scappa via a Barella, ma non si accorge dell’arrivo del centrocampista del Bologna.
  • Bastoni 5: Rispetto all’Inter, è un altro giocatore. Basta vedere come si è lasciato ingannare da Embolo per rendersi conto di quanto sia in difficoltà.
  • Darmian 5: Non è Dimarco né ha la sua freschezza: mai un cross, mai una sovrapposizione. Cambiaso (sv dal 75′).
  • Barella 4,5: Non segue Freuler che poi va bersaglio. Se anche Nicolò alza bandiera bianca… Retegui (sv dal 64′: Non incide).
  • Fagioli 4,5: Timido, troppo timido. Il confronto con Xhaka è impietoso: chissà se, rivedendo il match, prenderà appunti. Da un suo lancio sbagliato arriva il 2-0 della Svizzara. Frattesi (sv dall’86’).
  • Cristante 4,5: Schierato per ‘proteggere’ Fagioli, non fa valere i suoi centimetri in mezzo al campo. Anzi, lascia fare agli altri come nell’azione del raddoppio della Svizzera. Pellegrini (sv dal 75′).
  • Chiesa 5: L’unico potenzialmente letale con i suoi strappi. Peccato che non innesti mai il turbo. Mai.
  • Scamacca 4,5: Svogliato, impreciso, mal servito e ancora una volta poco cinico: a 20′ dalla fine potrebbe riaprire il match ma il suo tap in si stampa sul palo anziché terminare in fondo al sacco. Uragano in nerazzurro, fantasma – nonostante la stazza – in azzurro.
  • El Shaarawy 4,5: La mossa a sorpresa di Spalletti non paga. Tutt’altro: rischia anche di lasciare l’Italia in dieci con un intervento da cartellino arancione. Bocciato all’intervallo. Zaccagni (6 dal 46′: Serve un assist d’oro a Scamacca che non ne approfitta).

Top e flop della Svizzera

  • Vargas 7,5: Yakin lo schiera a destra alla Nico Williams: intuizione vincente, visto che risulta il migliore in campo grazie alla combo assist più gol.
  • Freuler 7: Segna con la specialità della casa: l’inserimento. Ma c’è da dire che gli azzurri gli hanno steso un tappeto rosso.
  • Xhaka 7: Cervello del Bayer Leverkusen e cervello della Svizzera. Club o nazionale cambia nulla: Granit sa sempre come far girare la palla.
  • Embolo 5,5: Si divora il gol del vantaggio lasciandosi ipnotizzare da Donnarumma.

Il tabellino di Svizzera-Italia

Svizzera (3-4-2-1): Sommer; Schar, Akanji, Ricardo Rodriguez; Aebischer, Freuler, Xhaxa, Rieder (71′ Stergiou); Vargas (71′ Zuber), Ndoye (77′ Sierro); Embolo (77′ Duah). A disposizione: Elvedi, Zakaria, Okafor, Steffen, Mvogo, Zesiger, Kobel, Shaqiri, Jashari, Amdouni. Ct: Yakin

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian (75′ Cambiaso); Barella (64′ Retegui), Fagioli (86′ Frattesi), Cristante (75′ Pellegrini); Chiesa, Scamacca, El Shaarawy (46′ Zaccagni). A disposizione: Vicario, Meret, Dimarco, Buongiorno, Gatti, Jorginho, Raspadori, Bellanova, Folorunsho. Ct: Spalletti

Arbitro: Szymon Marciniak

Ammoniti: Barella, El Shaarawy, Mancini

Marcatori: 36′ Freuler, 46′ Vargas

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