E’ da questi piccoli particolari che si capisce se è davvero Special o meno. Riuscire a far mantenere la concentrazione di squadra e ambiente sulla gara di domani col Ludogorets, decisiva per la qualificazione in Europa League (serve vincere altrimenti i giallorossi rischiano di essere retrocessi in quella Conference League vinta l’anno scorso) quando tra pochi giorni c’è il derby con la Lazio che già infiamma la capitale. Mourinho deve far ricorso a tutte le sue armi per evitare il rischio deconcentrazione e ci prova già dalla conferenza di vigilia, senza mai citarè nè la Lazio, nè il derby, nè l’arbitro Orsato, designato per la stracittadina, e con cui ha precedenti poco felici.
- Roma, Mourinho ritrova Zaniolo: squalifica ridotta
- Roma, Mourinho non vuol tornare in Conference League
- Roma, Mourinho difende Abraham
Roma, Mourinho ritrova Zaniolo: squalifica ridotta
Il primo aggancio è la bella notizia legata a Zaniolo. La Commissione disciplinare della UEFA ha accolto il ricorso, cancellando uno dei tre turni di squalifica per il giocatore che era stato espulso contro la Real Betis nella terza gara del girone. Scontate già 2 gare, sarà dunque a disposizione di Mourinho – se recupera dall’infortunio – per l’incontro di domani, contro il Ludogorets.
Roma, Mourinho non vuol tornare in Conference League
“E’ stata fatta giustizia, è importante per noi, per un senso di giustizia e poi perché può aiutarci a vincere, aveva un ematoma grosso e un dolore importante ieri, non so ancora se giocherà ma mi piacerebbe averlo a disposizione. Se non vinciamo andiamo in Conference League, però non lo vogliamo”. Niente derby in testa: “La nostra ambizione è andare ai playoff anche se sappiamo che affronteremo squadre costruite per vincere la Champions League. Non penseremo ad altro e nessuna partita in più, pensiamo solo al Ludogorets e dobbiamo vincere. Loro giocano per due risultati su tre e questo fa una differenza”.
Roma, Mourinho difende Abraham
Per riuscirci servono anche i gol di Abraham che sta attraversando un momento-no: “La cosa principale è l’atteggiamento, pensare alla squadra, non piangere con i momenti difficili. Pellegrini ha sbagliato il rigore contro l’Empoli, che poteva essere decisivo, poi ha avuto il coraggio di battere il rigore successivo e ha segnato. Io sono contento della prestazione di Tammy a Verona: ha sbagliato due gol? Si ma per me non è un problema. Il problema era quando a inizio di stagione non era super concentrato, ora no. Lavora tanto per la squadra, gioca con la squadra e domani tocca a lui giocare”.
Intanto Mou si gode l’exploit di Volpato, l’ultimo dei tanti giovani lanciati in prima squadra: “Non ho mai avuto tanta necessità di far crescere e far giocare i giovani. Ma non accetto che si dica che nella mia carriera ne ho lanciati pochi, perché ne ho lanciati tanti e sono anche tanto bravi. Qui è un pò necessità ma è anche una conseguenza del nostro lavoro: come avete visto, ad esempio Volpato: non è che sono un eroe per dargli un’opportunità, è un processo. Prima è un giocatore solo della primavera, poi si allena un pò con la prima squadra, dopo diventa un giocatore della prima squadra e aspetta l’opportunità. Questo è un processo e quando arriva il momento di giocare esiste da parte mia la fiducia.