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Serie B: Pisa e altre due regine per il titolo d'inverno, sorprese e delusioni nel girone d'andata

Il Sassuolo e lo Spezia sfidano la squadra di Inzaghi per il trono di campione d'inverno, Salernitana e Frosinone in caduta libera, il Cesena sogna

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Antonio Salomone

Antonio Salomone

Giornalista

Giornalista pubblicista. Lo affascinano, da sempre, le categorie minori e i talenti in erba. Ha fiuto per la notizia e per gli emergenti. Calcio, basket, motori: ci pensa lui

Prevedere il finale della Serie B è sempre un lavoro impossibile, gli scenari sono troppi e gli ostacoli lungo il cammino sono mimetizzati alla perfezione. Un piccolo incedente di percorso potrebbe rovinare tutto, oppure no. Intanto Pisa, Sassuolo e Spezia stanno facendo un campionato a parte: 85 punti in tre e una marcia che non sembra destinata a fermarsi. Sono distanti tre lunghezze tra di loro e possono ambire tutte al comando della classifica. Il primo obiettivo è chiaro: sedersi sul trono del campione d’inverno.

Sassuolo e Spezia sfidano il Pisa

Al momento lo scettro è in mano a Filippo Inzaghi, che con il Pisa ha perso solo una partita contro la neo promossa Juve Stabia. Anche Grosso è caduto solo una volta con il suo Sassuolo: in casa contro la Cremonese. Ma ora i neroverdi hanno un trittico di partite casalinghe, grazie al derby contro la Reggiana che si frappone fra le due sfide. E nel mezzo saranno impegnati anche in Coppa Italia contro il Milan. Lo Spezia di D’Angelo è ancora imbattuto in campionato, ma ha collezionato più pareggi. Nessuno, da quando la B è tornata a 20, ha tenuto a zero la casella sconfitte nelle prime 13 giornate, figurarsi a fine andata. I bianconeri ci proveranno.

Cesena e Bari, sorprese amarcord

La Serie B è una macchina nostalgica, anche perché ci sono squadre che hanno giocato per anni nella massima serie. Il Palermo, che a tratti zoppica e non riesce ad avere grande continuità, e poi altre due piazze di valore: Bari e Cesena. I pugliesi vengono da una stagione da dimenticare, con la salvezza ottenuta soltanto ai playout contro la Ternana. Mentre i bianconeri sono appena saliti in cadetteria e stanno mantenendo vivo il progetto. Il lavoro di Alvini per ora è un dipinto con pochissime imperfezioni: un quarto posto che fa sognare tutti i tifosi. E al “Manuzzi” manca molto la Serie A.

Salernitana e Frosinone, la A è solo un ricordo

Fino a qualche mese fa Salernitana e Frosinone giocavano in Serie A sui campi delle big. Ora le due squadre sembrano una copia sbiadita di quelle retrocesse. Anzi, sono peggiorate. I ciociari non sono riusciti a tenere alto il livello della propria rosa o almeno non lo stanno dimostrando sul campo. Greco ha da poco preso al comando la panchina dei gialloblù e ha centrato solo pareggi. Risultati che per ora fotografano il momento del club, che si trovano all’ultimo posto in classifica. Anche i granata hanno cambiato allenatore, affidando l’incarico a Colantuono. I campani non vincono una partita da cinque giornate e l’aria dei playout sta rendendo cupo l’ambiente. Serve una sterzata per evitare finali tristi e cambiare il volto di una stagione al momento flop.

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