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Inter, Inzaghi bacchetta Barella "ci ha penalizzato" ed esalta Frattesi, poi il ricordo di Gigi Riva

Le parole dei vincitori della finale della Supercoppa italiana che ha visto i nerazzurri superare il Napoli grazie alla zampata di Lautaro Martinez in pieno recupero

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

La zampata in Lautaro Martinez al primo minuto di recupero abbatte il Napoli e regala l’ottava Supercoppa italiana all’Inter, consegnando ancora una volta ufficialmente alla storia della competizione Simone Inzaghi, che mette in fila il terzo trofeo consecutivo, il quinto della sua carriera in panchina, primato assoluto. Al termine della gara, i protagonisti del trionfo nerazzurro si confessano ai microfoni di Sport Mediaset.

Inter, l’orgoglio di Lautaro Martinez

Il primo a commentare a caldo il successo di Riyadh è il match winner di serata, Lautaro Martinez, che non nasconde la soddisfazione: “Sono molto orgoglioso, molto contento per la squadra. Era importante vincere perché abbiamo capito che oggi era un obiettivo per la nostra stagione. Siamo stati eliminati dalla Coppa Italia e avevamo un obiettivo in meno. Oggi volevamo vincere. Non è stato facile, abbiamo fatto una grande gara con la Lazio, ma stasera non eravamo puliti nelle giocate ed era difficile, anche perché abbiamo riposato un giorno in meno del Napoli. L’importante, però, è che l’abbiamo riportata a casa. Gol numero 123, come Vieri? La corsa sotto la curva è stata un’emozione. Non volevo togliere la maglia per il giallo, ma quello è stato un momento unico“.

Lautaro Martinez e la forza del gruppo

Qualche minuto più tardi, il capitano nerazzurro aggiunge: “Sapevamo che il Napoli è un avversario di valore e qualità. Però, siamo stati bravi a restare tranquilli e con la test nella gara fino all’ultimo minuto. Quanto vale questa vittoria? Vale tanto, il calendario non è a nostro favore, ma dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme. Torniamo a Milano e, da domani, penseremo alla Fiorentina, che non sarà semplice”.

Rivivi le emozioni della gara di Riyad

Leadership? I compagni mi danno la forza per continuare su questa strada e dare il massimo”, prosegue il Toro argentino, che conclude: “Ho compagni di livello che ti costringono a tenere sempre alta l’asticella. In cosa devo migliorare? In tutto. Cerco sempre di alzare il livello e conquistare questi trofei. Oggi era molto importante, non era banale vincere per la terza volta di fila. L’anno scorso abbiamo giocato una finale di Champions League… l’Inter deve sempre restare dove merita“.

Simone Inzaghi e i complimenti al Napoli

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi non lesina parole dolci agli avversari del Napoli, furiosi al termine con l’arbitraggio, e ai suoi: “Diciamo che vanno fatti i complimenti al Napoli. Hanno fatto una grande partita, poi, rimasti in dieci hanno lottato come leoni. Complimenti anche ai miei, che avevano appena giocato una semifinale. Chiaramente qualcosina abbiamo pagato, ma abbiamo avuto le nostre occasioni. Potevamo fare gol prima, ma di fronte avevamo una squadra che sapeva come stare in campo. Quinta coppa personale? Sono soddisfatto per i miei ragazzi e per quanto lavorano e per la società che non ci ha mai fatto mancare nulla. Un merito particolare va fatto ai nostri tifosi, che sono venuti fino qui. Dopo il gol di Lautaro è dedicato a loro”.

Simone Inzaghi bacchetta Barella

Inzaghi non lesina qualche critica, con Barella nota dolente di serata: “Segreto nel preparare le finali? Segreti ce ne sono pochi. Occorre avere una grande squadra, come ho io qui e alla Lazio. Questa era una cosa nuova, con una semifinale ravvicinata. Il merito principale è dei ragazzi. Barella ha sbagliato questa sera. Sta lavorando su se stesso, ma in queste cose deve migliorare. In quel momento ci ha penalizzato per la gara e per la prossima. Pavard? Farei un applauso anche per i subentrati, perché Sanchez e Frattesi sono stati decisivi sul gol“. Infine, un pensiero per la scomparsa di Gigi Riva: “È stato un fulmine a ciel sereno. Lo abbiamo saputo nello spogliatoio. Ho avuto la fortuna di conoscerlo. Era un grande uomo e colgo l’occasione per fare le condoglianze a tutta la famiglia“.

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