Ha visto in diretta o in differita tutte le gare di Euro2024, con un occhio più agli arbitri che ai giocatori, ha preso appunti, è rimasto sorpreso da alcune scelte e ha applaudito la last dance di Orsato, il cui addio già rimpiange. Luca Marelli, l’esperto arbitrale di Dazn, si confessa in una lunga intervista a Calcionews.24 in cui parla di tutto, dal Var a cosa ci aspetta nella prossima stagione.
- Per Marelli arbitri promossi a Euro2024
- Marelli sorpreso dalla scelta di Letexier per la finale
- La grande novità arbitrale di Euro2024
- Il Var non è stato diverso rispetto al campionato
Per Marelli arbitri promossi a Euro2024
Con l’eccezione del francese Turpin (“in Germania-Scozia, al di là del risultato finale, è stato un autentico disastro, forse la peggior prestazione degli Europei”) e dell’inglese Taylor in Germania-Spagna, al netto dell’episodio Cucurella (“la decisione finale è corretta – non assegnazione del rigore – ma sbagliata la procedura: doveva esserci OFR per consentire a Taylor di valutare prima la punibilità del controllo di Fullkrug e, nel caso in cui l’avesse considerato non punibile, di controllare la deviazione del difensore spagnolo. In sintesi: un pasticcio procedurale ma una decisione sostanzialmente corretta”) gli arbitri agli Europei sono piaciuti a Marelli, come si legge su Calcionews.24: “La qualità media delle direzioni arbitrali è stata di buonissimo livello, con delle eccellenze e con qualche brutta prestazione”.
Marelli sorpreso dalla scelta di Letexier per la finale
A colpirlo è stata anche la designazione del giovane Letexier per la finale: «Credo che chiunque sia rimasto sorpreso dalla designazione di Letexier per la finalissima. Fino al momento della pubblicazione, praticamente tutti erano concordi nel ritenere che la scelta sarebbe caduta sul polacco Marciniak, l’unico rimasto in lizza tra gli arbitri dati per favoriti della vigilia. Rosetti ha deciso di lasciare tutti a bocca aperta puntando su un arbitro giovanissimo (35 anni compiuti ad aprile) ma che è unanimemente considerato come un autentico fuoriclasse, me compreso. Le designazioni precedenti non lasciavano minimamente pensare alla finale, ma, come sempre, ha ragione chi azzecca le decisioni: e Rosetti ha avuto ragione»
La grande novità arbitrale di Euro2024
Marelli sottolinea un aspetto: “Possiamo dire che, in questo Europeo, abbiamo visto una novità che potrà impattare molto nei campionati latini, come il nostro: direttive molto stringenti sulle proteste. Solo il capitano può chiedere spiegazioni all’arbitro. Sottolineiamo il concetto di “chiedere spiegazioni”: nessuno, nemmeno il capitano, può protestare, la protesta non dovrebbe esistere sul terreno di gioco: abbiamo visto poche ammonizioni per proteste proprio perché i calciatori hanno ben compreso che non ci sarebbe stata tolleranza. Una di queste è toccata al nostro portiere Donnarumma ed è stata sacrosanta, perché era il portiere uscito dall’area di rigore per portarsi davanti all’arbitro. Da sempre un portiere che abbandona la propria area deve essere ammonito perché non è consentito questo “movimento”. Vedremo cosa accadrà in un campionato che prevede 380 partite e non solo 51 come l’Europeo appena concluso. Sinceramente ho la sensazione che ci saranno molte polemiche su questa direttiva perché dubito che gli arbitri riusciranno a mantenere uniformità fino alla fine del campionato”.
Il Var non è stato diverso rispetto al campionato
Capitolo Var, l’ex arbitro comasco precisa: «Togliamoci ogni dubbio: l’idea che il VAR venga utilizzato in modo poco uniforme è completamente sbagliata. In realtà le linee guida sono ben chiare. In questo Europeo abbiamo sentito spesso dire che “il VAR viene utilizzato pochissimo, non come in Italia!”. Vvelo un dato che deve far molto riflettere sulla percezione, spesso veicolata da polemiche sollevate da chi non conosce lo strumento e nemmeno i numeri: negli Europei la media di OFR è stata di 0,22 a partita, in Italia, in tutto il campionato, la media è stata di 0,24. In sostanza, numeri quasi identici”.
Dopo aver elogiato la trasmissione di Dazn “Open Var” («Open VAR è stata una rivoluzione. Non mi aspettavo tappeti rossi e acclamazioni, mi aspettavo polemiche sugli episodi scelti e sulle spiegazioni fornite. E’ andata esattamente così ma era scontato: senza polemiche pare che non si riesca a vivere») la chiusura è su Orsato che lascia: “Perdiamo un arbitro da 290 presenze in Serie A, con un’esperienza sterminata e con un’autorevolezza che nessun arbitro italiano possiede. Detto ciò, sono molto ottimista: sta crescendo una nuova nidiata di giovani che fanno ben sperare. I nomi sono noti: Marcenaro di Genova, Colombo di Como, Sozza di Seregno, Feliciani di Teramo, Marchetti di Ostia. Chiudo con una vena velatamente polemica: la prossima stagione sarà la peggiore di sempre. Naturalmente è una battuta: ogni anno, ad un certo punto, sentiamo questa frase anche se, in realtà, non è mai vero. E’ un luogo comune che si ripete come un mantra e che sarà difficile superare perché gli arbitri svolgono un lavoro tremendo: devono decidere, decidono centinaia di volte in ogni partita ma sono al centro dell’attenzione solo in caso di errore o presunto tale…»