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Debacle Italvolley: Egonu e compagne, i social finiscono sotto accusa

Secondo il ct Davide Mazzanti le ragazze troppo esposte per via dei social: ora è tempo di ricostruire per non perdere il lavoro fatto da Rio ad oggi

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Debacle Italvolley: Egonu e compagne, i social finiscono sotto accusa Fonte: ANSA

Anche se l’emotività, lo sconforto e il disincanto ricoprono un ruolo, non alterano quel risultato arrivato dal campo: l’Italvolley delle giovani donne, portatrici sane di una consapevolezza generazionale che le ha indotte a rompere silenzi opprimenti, è stata sconfitta e malamente dalla Serbia. Con il senno di poi, tutto sembra più limpido, gli errori evitabili e capire la partita è quasi banale. Al ct Davide Mazzanti tocca un’analisi impietosa, eppure sincera delle piccole cose che hanno mostrato lo stradominio delle serbe: “Questa esperienza negativa può trasformarsi in una palestra che ci allenerà per il futuro. Ho raccomandato alle ragazze di staccarsi da quello che le circonda, perché la melma quando arriva, arriva; ed è dura levarsela di dosso”. Insomma, si tratta di un rimprovero postumo? “Staccarsi dai social è più difficile per loro che per me: ma questa sconfitta ci servirà anche su questo fronte”.

Social sotto accusa: Italvolley distratta

Responsabilità social o meno, l’Italvolley di Paola Egonu, simbolo del cambiamento e di questa Nazionale e per il CONI anche atleta più rappresentativa della nostra realtà sportiva, non ha centrato un obiettivo ritenuto importante se non minimo e si è persa in un ambiente liquido e multiforme che non ha agevolato la concentrazione. E ciò nel bene e nel male. perché al netto di social media manager e staff dedicati, le ragazze al pari di altri hanno letto e valutato i commenti, hanno subito come nel caso proprio di Paola anche una certa e indubbia nonché imbarazzante ostilità in alcuni di questi post. Anche se il ct stesso non la cita apertamente se non per elogiarne le qualità tecniche.

Il futuro di questa Nazionale

E anche difenderla, consapevole delle pressioni e delle aspettative nei suoi confronti pur inquadrata in una squadra. ed è la squadra che non è andata. Non solo la Egonu, considerata tra le migliori se non la migliore al mondo; a lei il movimento deve molto e così anche la Nazionale dopo il flop di Rio che – ricordiamolo – aveva già deluso e fatto correre ai ripari.

Ora è il momento di ricompattarsi, come in un selfie mostrare solo il meglio (evitando i filtri), e di ripartire da questo dramma sportivo. Il ct dovrà risollevare le sue ragazze, per non perdere il patrimonio acquisito: “Sono usciti prima i ragazzi della maschile, adesso tocca a noi. Sono dispiaciuto per il movimento del volley che si nutre dei risultati delle Nazionali. A me spiace non aver raggiunto quanto avevo in testa, ma questa squadra ha ancora tanto da raccontare”.

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