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Euro 2024: Germania fuori, Toni Kroos dice addio al calcio. La carriera di un giocatore unico

Il centrocampista tedesco aveva annunciato l'addio al termine degli Europei: fatale l'eliminazione nel quarto di finale contro la Spagna. Tutti i numeri e i record di un calciatore straordinario

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Minuto 126, tutti avanti nel tentativo di pareggiare il gol di Merino. Ultima punizione, trequarti sinistra del fronte d’attacco tedesco: sul pallone non può che andare il numero 8, “quel” numero 8. Il cross finisce tra le mani di Unai Simon, la Germania va a casa, la Spagna passa il turno. Ma l’ultimo pallone dell’Europeo tedesco, nonché ultimo di una straordinaria carriera, l’ha toccato Toni Kroos al 126′.

Toni Kroos, la perfezione in campo

Ci sono state partite in cui ha sfiorato il 100% dei passaggi riusciti, quasi sempre ha superato il 90%. Tanto per dare un’idea, nelle prime due partite di Euro 2024 il centrocampista tedesco ha sbagliato 8 passaggi su 233 effettuati, una cifra ai limiti della perfezione. Il tutto accompagnato da leadership e carisma, che hanno fatto di lui il fulcro della Nazionale tedesca. Nell’ultimo match contro la Danimarca è stato uno dei più performanti con il 96% di precisione dei passaggi. Perché mai un giocatore simile deve ritirarsi a 34 anni? Il suo fisico poteva ancora dare, ma la sua testa no. “Ho sempre detto che il Real Madrid sarebbe stata la mia ultima squadra, la mia carriera terminerà dopo gli Europei con la Germania“. Era stato il suo annuncio di fine maggio. “La mia ambizione è sempre stata finire la carriera al top del livello”.

Kroos, decisione irremovibile

Evidentemente, sentiva di non poter più restare a questo livello: e per uno come lui, questo non sarebbe stato accettabile. Già nel 2019 era cosciente del limite al quale sarebbe potuto arrivare: all’indomani del rinnovo con il Real Madrid fino al 2023, si era confessato alla Bild: “Ho scelto di proposito di prolungare il contratto fino al 2023. Allora avrò 33 anni e quella potrebbe essere una buona età per ritirarsi, ma anche per decidere se fare altro o meno”. Toni Kroos è sempre stato uno dalle idee chiare, in campo e fuori: si è imposto una data di scadenza, e l’ha rispettata. Eppure, ha fatto in tempo a vincere l’ultima Champions League con il Real Madrid, in quel di Wembley contro il Borussia Dortmund.

Ancelotti: un uomo con le palle

Che la sua decisione sarebbe stata irremovibile, lo sapeva bene anche Carlo Ancelotti, che parlò dell’argomento all’indomani della notizia del ritiro. “Ne abbiamo parlato, era convinto, voleva salutarci ora che è al suo massimo livello. Tutti vogliono salutarsi ai massimi livelli, ma poi bisogna avere il coraggio di farlo. Toni ha preso la sua decisione, quella di un uomo con le palle, e va rispettata. A livello tecnico è molto complicato trovare un sostituto, ma non è a questo che stiamo pensando ora. Toni è tedesco ed è molto difficile fargli cambiare idea. Non ci sono state lacrime durante la conversazione, è molto convinto. Kroos è uno dei migliori nella gestione del tempo di gioco e nel possesso palla. È unico nel successo dei passaggi, ha aggiunto molto al calcio, non solo al Real Madrid. Continua ad essere uno dei migliori centrocampisti della storia del calcio”.

I numeri di Kroos con la Nazionale

Non è riuscito a vincere l’Europeo, ma d’altronde l’ultimo paese ospitante a vincere la competizione continentale fu la Francia di Platini nel 1984, e la Germania non batte la Spagna in partite ufficiali da 36 anni (sebbene, in questa occasione, quel rigore non dato per mani di Cuccurella grida vendetta al cielo). Eppure, il suo palmares è uno dei più ricchi che la storia del calcio ricordi. Toni Kroos ha disegnato 194 assist, ha messo a segno 112 gol, ha regalato classe, intelligenza, emozioni a chiunque amasse questo sport. Le sue presenze con la Germania sono state 114, con 17 reti segnate e ben 21 assist.

Kroos, un carriera irripetibile: tutti i successi

Se si esclude la stagione del 2009/2010 in prestito al Bayer Leverkusen, Kroos si è formato ed è esploso con la maglia del Bayern Monaco, con cui ha vinto 3 volte la Bundesliga, 3 Coppe di Germania, 2 Supercoppe di Germania, 2 Champions, una Supercoppa Europea e un Mondiale per Club. Nel 2014 il passaggio al Real, dove ha vinto 22 titoli in 463 partite: ovvero 4 Champions, 5 Mondiali per club, 4 Supercoppe europee, 4 campionati, una Coppa del Re, 4 Supercoppe di Spagna e una Coppa di Spagna. Il record di sei Champions League vinte è condiviso con Francisco Gento, Daniel Carvajal, Nacho e Luka Modrić, mentre quello di cinque Supercoppe Uefa appartiene solo a lui e Paolo Maldini. E’ infine l’unico ad aver vinto sei volte la Coppa del mondo per club. Andava detto.

La ricetta della longevità di Toni Kroos

La ricetta della sua longevità? A parte classe e intelligenza, c’è naturalmente tanto lavoro sul proprio corpo. Come spesso evidenziato anche dai contenuti pubblicati dalle pagine social del Real, il centrocampista tedesco si è dedicato molto al lavoro con pesi e attrezzi. Inoltre, ha modificato la sua dieta negli ultimi anni: se in precedenza assumeva proteine principalmente dalla carne, dal 2021 ha cominciato ad aggiungere sempre di più alimenti a base vegetale nella sua dieta. Eppure, il vero segreto della sua carriera è un altro: quando gli hanno chiesto come sarebbe stato smettere di fare l’unico lavoro della sua vita, la sua risposta fu lapidaria. “In realtà io non ho mai lavorato in vita mia”.

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Euro 2024: Germania fuori, Toni Kroos dice addio al calcio. La carriera di un giocatore unico Fonte: Ansa

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