Il finale più scontato, sebbene di scontato la partita non abbia avuto nulla. La Spagna, considerata da tutti come la favorita del torneo, porta a casa l’Europeo battendo 2-1 all’Inghilterra. Dopo un primo tempo equilibrato e avaro di occasioni, nella ripresa la Roja trova la rete del vantaggio col solito Nico Williams. Southgate a quel punto cambia e trova il jolly col solito Cole Palmer che rimette le cose a posto. Anche gli iberici, però, hanno risorse utili in panchina e quella giusta per l’occasione si chiama Oyarzabal. Quarto trionfo per la Spagna, altra delusione per gli inglesi.
- Le premesse della finale tra 2 squadre diverse ma collaudate
- L'equilibrio interrotto dalla solita terribile coppia
- Panchine decisive: Palmer prima e poi Oyarzabal
- Top e flop della Spagna
- Top e flop dell'Inghilterra
Le premesse della finale tra 2 squadre diverse ma collaudate
La Spagna per prendersi il primato di successi nella competizione, con un altro arriverebbe a quota quattro staccando la Germania. L’Inghilterra per interrompere la maledizione e assicurarsi il primo trofeo dopo una lunga e disperata ricerca durata anni. Formazioni annunciate, stili differenti ma precisi per entrambe le squadre e due Ct che cercano la consacrazione internazionale. Sono tanti i temi della partita e non potrebbe essere altrimenti data l’elevata posta in palio e la storica rivalità tra le due nazionali.
L’equilibrio interrotto dalla solita terribile coppia
Dopo un primo tempo equilibrato e con poche occasioni, nel quale l’Inghilterra è sembrata più determinata ed incisiva, nella ripresa arriva la scintilla che sposta l’inerzia. La chance la crea il solito tandem con Lamine Yamal ad ispirare e Nico Williams a finalizzare per l’1-0 iberico. Erano rimasti insolitamente innocui nei 45 minuti iniziali, forse solo per caricare la dose di veleno giusta da scagliare al momento opportuno. I Tre Leoni accusano il colpo, con gli elementi di maggiore esperienza che provano a dare la scossa.
Panchine decisive: Palmer prima e poi Oyarzabal
Spagna superiore nella formazione titolare, ma Inghilterra con più risorse di valore nella rosa complessiva. Questa era una delle etichette appiccicate addosso al confronto, anche in questo caso sembra rivelatasi fondata. Perché è ancora una volta dalla panchina che i Tre Leoni beccano il jolly, ancora una volta con Cole Palmer bravo ad indovinare l’angolo con un tiro dalla distanza. Però la Roja risponde per le rime con l’inserimento di Oyarzabal – entrato al posto di un vivace Morata – che trova a 3 minuti dalla fine il modo di beffare il team britannico. Altro epilogo drammatico per gli inglesi, Spagna regina d’Europa.
Top e flop della Spagna
- Nico Williams 7,5 Anche nel primo tempo, poco vivace, è stato tra i migliori della Roja. Non è un caso che sia toccato proprio a lui sbloccare l’incontro.
- Lamine Yamal 7 Un tempo a guardare, poi sale in cattedra ed è una meraviglia.
- Rodri 6 Temuto e marcato a uomo, non riesce ad entrare davvero in partita. Sostituito a fine primo tempo.
- Le Normand 5,5 Non segue la linea del fuorigioco lasciando Palmer in posizione attiva.
Top e flop dell’Inghilterra
- Cole Palmer 7 Entra dalla panchina e cambia il volto della gara.
- Walker 6,5 Vice-capitano, 34 anni, la giusta dosa di leadership.
- Bellingham 5,5 Non ha giocato male, però sostanzialmente non ha inciso per come ci si sarebbe atteso da uno come lui.
- Kane 5 Impalpabile. Una delusione.
L’ALBO D’ORO AGGIORNATO DEGLI EUROPEI