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Europa League: Juventus e Roma, chi sono e come giocano le rivali ai playoff

Tutto sulle prossime avversarie in Europa League di Juventus e Roma: il Nantes, in grande difficoltà nella Ligue 1, e il Salisburgo dei giovani.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Poteva andare decisamente peggio. Sorteggio ok per Juventus e Roma in Europa League. Evitati per entrambe gli spauracchi più temuti: il Manchester United, il Monaco o il Psv Eindhoven per i bianconeri, il Barcellona, il Siviglia o l’Ajax per i giallorossi. Ai bianconeri toccherà il Nantes, formazione che naviga nei bassifondi del campionato francese. Per i giallorossi, invece, l’ostacolo Salisburgo, già dribblato dal Milan nella fase a gironi di Champions.

Juventus contro Nantes: tutto sul club francese

Con 12 punti in 14 partite, il Nantes occupa la sedicesima posizione in classifica nella Ligue 1, competizione in cui ha vinto appena due partite. Sono cinque, invece, le vittorie nelle 21 partite stagionali, tre dei quali ottenute nel girone di Europa League, chiuso al secondo posto in modo rocambolesco con nove punti, uno in più degli azeri del Qarabag. All’Europa League i “Canarini” si erano qualificati vincendo lo scorso anno la Coppa di Francia, avendo chiuso in nona posizione il campionato.

A livello tattico il Nantes adotta un 4-3-3 piuttosto duttile, che spesso si trasforma in un 4-5-1 piuttosto prudente, o in un 4-1-4-1. Allenatore per il terzo anno di fila è Antoine Kombouare, ex terzino del Paris Saint-Germain negli anni 90, cresciuto proprio nel settore giovanile gialloverde. In porta c’è una vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex Fiorentina Lafont. In difesa i giocatori di maggior esperienza sono il brasiliano Girotto, il camerunense Castelletto e il veterano Pallois, 35 anni.

La stella a centrocampo è Moussa Sissoko, 33 anni, ex Newcastle, Tottenham e nazionale francese. In attacco il capocannoniere è l’egiziano Mostapha (sei reti in tutte le competizioni), seguito dal nigeriano Simon e dal camerunense Ganago, giunti a quota quattro. Molto bella l’atmosfera che si respira allo Stade de la Beaujoire, l’impianto da 44mila posti che da 40 anni ospita le gare casalinghe del Nantes, sede di alcune partite dei Mondiali 1998 oltre che delle World Cup di rugby del 2007 e del 2023.

Juventus-Nantes: il precedente che fa ben sperare

C’è un precedente storico tra Juventus e Nantes, che inorgoglisce il club francese e che – soprattutto – fa ben sperare i tifosi bianconeri. Riguarda le semifinali di Champions League della stagione 1995-96, l’ultima vinta dalla società bianconera. All’andata, nell’allora Stadio Delle Alpi, la Juve di Lippi s’impose 2-0 grazie alle reti nella ripresa di Vialli e Jugovic. Indolore la sconfitta al ritorno: 3-2 per i francesi, con la Juve due volte avanti con Vialli e Paulo Sousa, raggiunta da Capron e N’Doram e poi ko per un gol di Renou a 8′ dal termine. I bianconeri nella finale di Roma sconfissero poi ai rigori l’Ajax di Van Gaal.

Roma contro Salisburgo: focus sugli austriaci

Buon sorteggio anche per la Roma, che se la vedrà col Salisburgo. Gli austriaci, secondo team di punta della galassia Red Bull (l’altro è il Lipsia), sono un gruppo giovane e ben assemblato che da anni domina la scena in patria, sfornando gioiellini a ripetizione: Haaland è sbocciato proprio tra le fila della formazione della città natale di Mozart. Primo nella Bundesliga austriaca con 36 punti in 15 gare (quattro in più dello Sturm Graz), il Salisburgo è allenato dal giovanissimo tecnico tedesco Matthias Jaissle, 34 anni, soprannominato il “nuovo Nagelsmann”.

La sua squadra gioca con il 4-3-1-2, tra i calciatori di maggior spessore gli attaccanti Adamu e Okafor, entrambi giovanissimi, austriaco il primo (21 anni) e svizzero il secondo (22). Adamu ha messo a segno 11 reti in stagione Okafor è a quota 10. Riflettori puntati pure su Sesko, 19enne sloveno in prestito dal Lipsia. Svizzero è anche il portiere, Kohn. In difesa il faro è il 37enne Ulmer, a centrocampo non ne saltano una il danese Kjaergaard e l’enfant du pays Seiwald, 40 anni in due. A febbraio tornerà a disposizione anche il centrocampista argentino ex Boca Nicolas Capaldo, 24 anni, attualmente infortunato.

Tra i punti di forza del Salisburgo c’è sicuramente il suo stadio, il Wals-Siezenheim, meglio noto come Red Bull Arena. Già teatro di alcune gare degli Europei 2008, l’impianto gioiello del Salisburgo può contenere fino a 30mila spettatori, disposti su due livelli, tutti molto vicini al campo da gioco. Vincere nella tana degli austriaci non è facile per nessuno. Quest’anno ci è riuscito il Chelsea in Champions, vittoria valsa la qualificazione dei Blues agli ottavi di finale.

Battere il Salisburgo? Il Milan sa come si fa

Di quel girone di Champions faceva parte anche il Milan, che in Austria ha pareggiato 1-1 (reti di Okafor e Saelemaekers) e ha poi battuto la formazione di Jaissle nell’ultimo, decisivo confronto della scorsa settimana a San Siro. Un 4-0 schiacciante, griffato dalla doppietta di Giroud e dalle reti di Krunic e Messias, che ha messo in chiaro i punti deboli degli austriaci: una certa fragilità difensiva, la scarsa attitudine alle sfide senza appello e anche una certa difficoltà a esprimersi al meglio lontano dal loro stadio-fortino.

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