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Medagliere Italia, l’oro si declina al femminile: 13 atlete e 5 atleti, a Parigi ci fanno grandi le donne

Le Olimpiadi e la rivoluzione di genere: gli 11 ori azzurri coincidono con 6 vittorie al femminile, 2 miste, 3 declinate al maschile. In totale, sul gradino più alto del podio 13 donne e 5 uomini

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Auden Bavaro

Auden Bavaro

Giornalista

Lo sporco lavoro del coordinamento: qualcuno lo deve pur fare. Eppure, quando ha modo di pigiare le dita sulla tastiera, restituisce storie e racconti di sport che valgono il biglietto

Sarà che ci siamo fissati così tanto sulla querelle delle due pugili intersex, che abbiamo finito per non guardare quello che abbiamo davanti agli occhi. Tredici donne, cinque uomini: i medagliati con l’oro di Squadra Italia vivono uno sbilanciamento al contrario rispetto allo squilibrio socio-culturale cui siamo abituati: le undici volte che la nazionale è salita sul gradino più alto del podio di Parigi hanno coinciso con sei vittorie al femminile, due sono miste, le altre tre declinate al maschile.

Da Tokyo a Parigi: la rivoluzione

Dal 2021 al 2024 è cambiato tutto e sembra – lo sport nazionale – un mondo appena uscito da una rivoluzione. In Giappone i dieci ori (tra prove a squadra e individuali) videro protagonisti – nel complesso – quattordici uomini e quattro donne.

Alle Olimpiadi non si parla di quote rosa: linguaggio di per sé elitario, implicita ammissione di una minoranza che resta figlia di un retaggio. Le donne che vincono sono di più degli uomini che ci riescono: nell’edizione dei Giochi che più di tutte ha livellato le presenze dei due sessi, l’Italia trova picchi di eccellenza soprattutto tra le sue atlete.

I numeri della parità di genere

In Francia si è sfiorata la parità di genere: presenza pressoché speculare con l’accreditamento di 5.842 uomini e 5.633 donne.

La solfa non cambia se prendiamo il solo riferimento italiano: 403 atleti olimpici – record assoluto – divisi in 209 uomini e 194 donne.

Tredici donne con un oro al collo

Tredici donne sul gradino più alto: gli ultimi due ori, in ordine cronologico, al collo di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini nella prova di ciclismo Madison; l’onore di dare il là ai trionfi femminili datato 30 luglio e riconducibile al quartetto della scherma nella prova della spada: Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio. 1 agosto: è la volta della celebrazione dell’oro di Alice Bellandi nel judo.

A ruota arrivano il primo posto di Marta Maggetti nella vela, Sara Errani e Jasmine Paolini nel tennis, Alice D’Amato nella ginnastica. Le vittorie miste arrivano nel tiro a volo (specialità skeet) e nella vela (Nacra 17) con i sorrisi splendidi di Diana Bacosi e Caterina Marianna Banti.

Manca solo l’Italvolley

Impossibile un cambio di passo con colpo di coda finale, semmai è vero il contrario: diventasse d’oro anche il corso storico dell’Italia del volley femminile – Egonu e compagne giocano la finale domenica 11 agosto dalle 13 – il valore assoluto delle donne olimpiche sarebbe cinque volte maggiore di quello degli uomini. Rivoluzione di genere epocale: in Francia, dove se no.

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