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Napoli, la festa scudetto di Adl: cori per Spalletti, le parole di Giuntoli

Calciatori scatenati e parata di artisti alla festa scudetto del Napoli: De Laurentiis mattatore, da Giuntoli e Spalletti più di un indizio di mercato.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Dopo la vittoria sulla Fiorentina, lo show. Napoli si gode la festa scudetto organizzata da Aurelio De Laurentiis. Giochi di luce, artisti, canzoni, cori e poi la squadra, lo staff, tutti al centro della scena. Una bella serata per celebrare il terzo titolo della storia azzurra, giunto al termine di una cavalcata trionfale, vissuta praticamente senza avversari. Tanti i sorrisi, moltissimi gli abbracci. Ma anche lacrime, naturalmente di commozione. E, forse, qualche indizio di mercato.

Napoli, calciatori scatenati per lo scudetto

La festa, di fatto, comincia al termine di Napoli-Fiorentina col giro di campo improvvisato dagli azzurri, guidati da un gigantesco tricolore. Osimhen sventola una bandiera, Kim urla a una telecamera: “Treee! Campioneee!”. Nel corso della serata intonerà anche il coro che i tifosi gli hanno dedicato, il tormentone “Kim-Kim-Kim“. Per Osimhen anche le parole a Dazn: “Avevo sbagliato, volevo rimediare. Ecco perché ho tirato io”.

Napoli, festa scudetto: lo show con tutti gli artisti

Poi comincia lo show vero e proprio. Tanti gli artisti dal cuore azzurro che si alternano al centro del campo, dalla star neomelodica Emiliana Cantone a Clementino, da Edoardo Bennato a Geolier, premiato dal sindaco Manfredi (che si becca un po’ di fischi, forse per la fede juventina, che pure ha recentemente rinnegato”. A condurre lo spettacolo, lo speaker Daniele “Decibel” Bellini, con una spalla d’eccezione: Aurelio De Laurentiis. È il presidente a introdurre il prossimo ospite: una star da premio Oscar.

Sorrentino e il film sullo scudetto del Napoli

C’è anche Paolo Sorrentino, infatti, nello show del Napoli. Inevitabile il riferimento a Diego: “Se scudetto è accaduto è perché Maradona ci ha spiegato come si fa”. Poi scorrono le immagini dei grandi attori della storia partenopea, da Massimo Troisi a Eduardo De Filippo, per finire a Totò e Peppino. Da De Laurentiis un importante annuncio: “Applaudiamo tutti Paolo Sorrentino, farà un film sul Napoli. Poi la dedica: “Questo scudetto è dedicato in ordine alfabetico a Curva A, B, Distinti, Nisida, Posillipo, Autorità, Disabili, a tutti i tifosi napoletani che sono a Napoli, in Campania, a casa, in Italia, nel mondo. Ci tenevo tanto a regalarvi la Champions, ma ci riproveremo l’anno prossimo”.

Scudetto Napoli: lo staff e le parole di Giuntoli

Il presidente chiama accanto a sé il figlio Edo e il fido collaboratore Andrea Chiavelli. Poi c’è spazio per Cristiano Giuntoli e Giuseppe Pompilio, gli uomini del mercato. De Laurentiis dà appuntamento al ds in estate, la risposta di Giuntoli lascia presagire il divorzio (lo vuole la Juventus): “Chiavelli e De Laurentiis mi hanno cambiato la vita, a loro sarò sempre riconoscente. Aurelio m’ha trattato come un figlio, Edoardo come un fratello, così come Luigi e Valentina. Non vi preoccupate del futuro, sono otto anni che sono qua e sento sempre parlare di chi va via e chi rimane. Nelle mani di De Laurentiis sarà sempre un grande Napoli“.

Napoli, il grande show dei calciatori e di Spalletti

Poi i giocatori, i componenti dello staff medico, lo storico magazziniere Starace che balla con tutta la squadra, la moglie del presidente Jaqueline Baudit e i cinque nipoti, più il figlio Luigi, presidente del Bari. Infine Spalletti. “È il momento di un personaggio super cazzutissimo al quale noi dobbiamo tutto, la star delle star, il clou della serata. Il grande Luciano Spalletti“. E il mister piange, portato in trionfo dai giocatori. E ringrazia, con toni decisamente più concilianti rispetto a quelli post Udine: “Proprio vero che Napoli è la città dei miracoli, se siete riusciti a far vincere un campionato anche a me ci può stare di tutto. Se esistesse un modo per trasformare la felicità e l’amore che c’è qui stasera in energia elettrica, potremmo illuminare tutti gli stadi della serie A”. E poi Liberato a cantare il gran finale. Napoli, è solo l’inizio.

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