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Roma, Mourinho: Ecco quando parlerò di Serra. Real Sociedad? Non siamo stati fortunati

Mourinho glaciale su Serra dopo che il servizio de Le Iene ha smascherato il labiale dell'arbitro. Le parole dello Special One sulla Real Sociedad e sulle chance della Roma in Europa League.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Dopo aver battuto la Juventus ed essersi rilanciata in ottica Champions, la Roma si rituffa in Europa. Domani arriva la Real Sociedad e può essere importante per i giallorossi accumulare un vantaggio in vista del ritorno nel fortino dei baschi, a San Sebastian. José Mourinho presenta la sfida in conferenza stampa, anche se non può mancare un accenno a quello che è ancora il caso della settimana: il labiale di Serra.

Mourinho: “Di Serra non parlo, c’è un processo”

Il servizio de ‘Le Iene’, infatti, ha smascherato le vere parole del fischietto di Torino. Lo Special One preferisce non commentare e glissa sulla questione, ribadendo il suo punto di vista: “Non mi aspetto niente e non parlo finché il processo non finisce. Dopo non avrò problema a rispondere a un paio di domande sulla questione. Penso che il basico, l’etico, il corretto sia rispettare il processo e aspettare tranquillo, senza dire nulla”.

Le parole dello Special One sulla Real Sociedad

Quindi sulla partita con gli spagnoli: “Difficile trovare punti deboli alla Real Sociedad, è un’ottima squadra e Imanol è un bravissimo allenatore. Sono molto ben organizzati, in attacco e in difesa e hanno giocatori molto bravi dal punto di vista tecnico. Essere quarti nella Liga dietro i tre giganti non è cosa da poco. Non siamo stati fortunati nel sorteggio ma questa Europa League è un torneo di super qualità. Oyarzabal è molto bravo, però ce ne sono molti, non solo lui. È più importante come la Real Sociedad gioca di squadra. Hanno vinto anche a Old Trafford contro il Manchester United, posso solo fare i complimenti”.

Mourinho valuta il rendimento di Abraham

Un calciatore molto atteso è Abraham, da cui i tifosi si aspettano molti più gol: “C’è solo un Abraham che mi interessa, quello di squadra. Quello che era in panchina con la Juventus e festeggiava il gol in curva come se avesse segnato lui. Può fare di più, ma è importante il contributo che dà alla squadra e nell’ultima partita ha giocato un quarto d’ora molto bene. Quello che fa un attaccante ha un rapporto diretto con quello che fa la squadra: a Cremona avevamo giocato male. Lui e Belotti hanno fatto un bel lavoro contro la Juve. Per Abraham è stata una settimana unica nella sua vita: è nato il primo figlio, una gioia molto grande, una voglia molto grande di giocare e fare gol per noi”.

Le tre partite a settimana, un problema per la Roma

Infine sulle difficoltà di giocare tre partite a settimana tutte ad alto livello. Per Mou, più che fisico, si tratta di un problema mentale: “Abbiamo un ottimo preparatore fisico e stiamo bene, ma ci sono giocatori che possono giocare ogni giorni e altri che soffrono un po’ di più. Zanetti poteva giocare sette partite a settimana, ad esempio. Le ultime classifiche della Roma, inclusa la mia, dicono che siamo finiti sesti, settimi, sesti e questo non aiuta, non vivi con quella pressione. La mente si abitua a questo e si abitua alla tranquillità di non sentire pressione. Siamo in evoluzione sotto diversi aspetti, la continuità di dover vincere tre partite in una settimana è una cosa su cui facciamo fatica”.

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