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Roma, Smalling dopo l'addio di Mourinho esce allo scoperto: la verità su voci e accuse nei suoi confronti

Il difensore inglese nega ogni voce di mercato, respinge le accuse e si blinda a Trigoria. Poi si sofferma sull'infortunio che lo costringe a stare ancora ai box.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Chris Smalling è rimasto a lungo in silenzio. In campo, dove non gioca ormai dallo scorso settembre, e fuori dove nonostante le tante voci non si è mai espresso prendendo posizione. Stavolta, a seguito dell‘esonero di José Mourinho, il difensore inglese è tornato a parlare raccontando la sua versione dei fatti anche in seguito alla poca voglia di sacrificarsi per la causa denunciata dal tecnico portoghese.

Smalling e il suo amore per la Roma

Come spesso accade sono i social a fare da megafono alle sensazioni e agli umori dei protagonisti del calcio. Stavolta è toccato a Chris Smalling rompere il silenzio per far sentire la propria voce a tutti i tifosi della Roma in un momento piuttosto delicato. La premessa è l’amore per i colori giallorossi: “Dal mio arrivo alla AS Roma nel 2019, il mio impegno e la mia lealtà nei confronti del club non hanno mai vacillato. Dall’istante in cui ho messo piede alla Roma, mi sono sentito immediatamente a casa. Roma è la mia casa, e il rapporto che ho instaurato con i tifosi della AS Roma è qualcosa a cui tengo molto“.

“Mai pensato di andar via”

Perché sia importante la premessa del suo messaggio è presto detto. L’infortunio sul quale si è tanto chiacchierato è reale e dietro non ci sarebbe alcun mal di pancia: “Vorrei anzitutto mettere in chiaro che non ho mai né chiesto né contemplato di lasciare questo grande club – è la versione di Smalling –. Detto francamente, gli ultimi mesi sono stati i più frustranti della mia carriera. Ci sono cose nel calcio come nella vita che possiamo controllare, e altre che invece sfuggono al nostro controllo. Questo infortunio appartiene alla seconda categoria“.

L’infortunio serio e l’impossibilità di dare una mano

Insomma, se il difensore inglese è fermo ai box da mesi è perché non ci sono alternative. “Mi sono mostrato aperto verso qualsiasi tipo di soluzione proposto dagli specialisti, tanto a breve quanto a lungo termine, e le insinuazioni secondo cui avrei dettato io il piano di recupero sono false – racconta il centrale della Roma. Avendo escluso ogni esperto consultato il ricorso all’intervento chirurgico, non mi resta che confidare nelle competenze di chi segue la mia riabilitazione, la quale, al contrario di quello che si crede, comprende, eccome, antidolorifici“.

Il saluto a Mourinho e il benvenuto a De Rossi

Infine Chris Smalling ha voluto anche salutare José Mourinho. Sul rapporto tra i due si è detto tanto, il tecnico portoghese ai microfoni delle TV ha più volte espresso il suo pensiero sulla scarsa sopportazione del dolore del giocatore a differenza di altri compagni (vedi Mancini o Cristante). Ma l’inglese ha voluto comunque salutarlo con tanto di ringraziamento esteso a tutto lo staff. E con un caldo benvenuto a De Rossi.

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