Troppo brutta l’Italia per essere vera. Il sogno Euro2024 si è infranto ai quarti sotto i colpi di una Svizzera che ha sempre avuto il controllo del gioco contro una Nazionale che mai è riuscita a cambiare passo o a creare pericoli agli avversari. Nelle parole di Luciano Spalletti la delusione per un progetto naufragato nonostante i tanti buoni propositi esternati prima dell’inizio dell’avventura in Germania.
- Svizzera-Italia 2-0: azzurri fuori agli ottavi, l'analisi di Spalletti
- La peggiore Italia vista in Germania e la confessione del ct
- Per Spalletti la causa del disastro è anche colpa della condizione
Svizzera-Italia 2-0: azzurri fuori agli ottavi, l’analisi di Spalletti
Ai microfoni della Rai tutta l’amarezza di Spalletti per un ko che fa male per il modo in cui è arrivato. Italia arrendevole, mai capace di giocare come avrebbe voluto il ct, mai in grado di impensierire la porta difesa dall’interista Sommer. Un vero e proprio disastro, insomma. “Quel gol all’inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe. Anche se siamo rimasti nella loro metà campo siamo stati poco incisivi. Ciò che ha fatto la differenza è il ritmo, avevamo un ritmo troppo inferiore a loro. E anche nelle individualità c’era un passo differente. Purtroppo il ritmo e la freschezza fanno sempre la differenza”.
La peggiore Italia vista in Germania e la confessione del ct
“Stasera ho cambiato i giocatori. Probabilmente – confessa Spalletti – in questo momento non siamo in grado di fare più di questo”. Probabilmente, se non fosse stato ancora una volta per un super Donnarumma, il risultato sarebbe stato ancor più drammatico per gli azzurri. Il discorso scivola poi sulla strada verso i Mondiali del 2026 in Canada, Messico e Stati Uniti. “Questo è un discorso che poi si farà piano piano, però è chiaro che nella squadra servono più gamba e ritmo, al di là della qualità. C’è bisogno di più continuità e anche di più sacrifici” aggiunge il tecnico di Certaldo che sulla panchina della Nazionale non è riuscito a replicare il modello Napoli con cui aveva incantato e vinto. A Sky Sport ha poi aggiunto: “La responsabilità è sempre dell’allenatore, le scelte le ho fatte io. Parlerò con Gravina perché con me si è sempre comportato da grande persona, sentiremo cosa ci sarà da dire”.
Per Spalletti la causa del disastro è anche colpa della condizione
Luciano continua nell’analisi della disfatta dell’Italia, arrivata in Germania da campione in carica e tornata a casa nel modo più mesto. “In diversi non siamo stati continui nell’andare a rosicchiare il metro, il centimetro, nell’andare a pressare. Purtroppo un po’ di cose che vengono anche da come abbiamo finito il campionato non ci hanno fatto arrivare qui con una condizione eccezionale. Poi a questa temperatura qui è tutto più difficile” conclude Spalletti.